Friday, January 18, 2008

Oltre ogni firewall : arriva Psiphon !




Articolo tratto dal blog del telegiornale delle nuove tecnologie "Neapolis"




Scacco alla censura - Nea Polis 01/01/08
di Adriano Albano
Funziona Psiphon il sistema inventato da un’università canadese per by-passare la censura in Rete di molti stati autoritari. Una rete di server fa da ponte tra il web libero e i navigatori residenti in nazioni come Cina, Iran, Birmania e tanti altri ancora.
Uno spiraglio è ormai ben aperto nel muro eretto dalla censura in rete. In quella cortina digitale creata da paesi come Cina, Iran, Nord Corea, Vietnam e tanti altri ancora per impedire la libera navigazione ai propri cittadini.
Esiste ormai da più di un anno Psiphoris, sistema ideato dall’Università di Toronto, Canada, per combattere le limitazioni antidemocratiche sul web. Una rete di collaborazione transnazionale capace di creare un ponte per scavalcare la censura in Paesi che pongono limitazioni all’uso di Internet. In pratica il sistema offre una serie di computer server, i cosiddetti Psiphonodi, ai quali si può agganciare l’internauta della nazione sotto censura. Il nodo farà da tramite con il resto della rete, aprendo così le porte della navigazione libera al computer. Chiunque, scaricando il software dal sito canadese può trasformare il suo pc in nodo, e dare una mano alla libertà del web. Sono gli stessi volontari del circuito a rendere, poi, pubblici, attraverso specifici forum, l’url da digitare per accedere ad uno dei nodi di Psiphoris. Insomma, un passaparola continuo che soprattutto in Cina, sta aprendo le porte dell’internet libero a migliaia di giovani. Ma è in triste e nutrita compagnia l’ex celeste impero dal momento che il sito anticensura openet.net ha individuato negli ultimi mesi almeno due dozzine di Pesi dove navigare senza limiti è tabù.
Singolare la presenza nella lista anche dell’Italia. Ma per limitazioni contro pedopornografia e gioco d’azzardo. In entrambi i casi, però, va ricordato che ci si trova al cospetto di reati e, nel primo caso, anche gravissimi.

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