Tuesday, January 27, 2009

IL GIORNO DELLA MEMORIA

Oggi 27 gennaio ricorre il 'Giorno della Memoria', istituito con la legge 211 del 20 luglio 2000 per ricordare la data (27 gennaio 1945) dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz e per commemorare la Shoah. Il termine olocausto viene principalmente utilizzato per indicare lo sterminio sistematico di milioni di ebrei (le stime vanno da 5 a 7,5 milioni, con una media accreditata di 6 milioni circa) che vivevano in Europa prima della seconda guerra mondiale, il termine olocausto viene usato per descrivere l'omicidio sistematico di altri gruppi che vennero colpiti nelle stesse circostanze dai Nazisti, compresi i gruppi etnici Rom e Sinti ( zingari ), comunisti, omosessuali, malati di mente, Pentecostali (classificati come malati di mente), Testimoni di Geova, Sovietici, Polacchi ed altre popolazioni slave. Oggigiorno il termine 'Olocausto' si riferisce solitamente al summenzionato assassinio di ebrei su larga scala, viene a volte usato per riferirsi ad altri casi di genocidio, specialmente quello armeno e quello ellenico che portò all'uccisione di 2,5 milioni di cristiani da parte del governo nazionalista ottomano dei Giovani Turchi tra il 1915 e il 1923.

Le eliminazioni di massa da parte nazista venivano condotte in modo sistematico: venivano fatte liste dettagliate di vittime presenti, future e potenziali, così come sono state trovate le meticolose registrazioni delle esecuzioni. Oltre a ciò, uno sforzo considerevole fu speso durante il corso dell'olocausto per trovare metodi sempre più efficienti per uccidere persone in massa, ad esempio passando dall'avvelenamento con monossido di carbonio dei campi di sterminio dell'Operazione Reinhard di Belzec, Sobibor e Treblinka, all'uso dello Zyklon-B di Majdanek e Auschwitz; camere a gas che utilizzavano monossido di carbonio per gli omicidi di massa venivano usati nel campo di sterminio di Chelmno.
In aggiunta alle esecuzioni di massa, i nazisti condussero molti esperimenti medici sui prigionieri, bambini compresi. Uno dei nazisti più noti, il Dottor Josef Mengele, era conosciuto per i suoi esperimenti come l'"angelo della morte" tra gli internati di Auschwitz.
I prigionieri, al loro arrivo, erano obbligati ad indossare dei triangoli colorati sugli abiti, che qualificavano visivamente il tipo di «offesa» per la quale erano stati internati. I più comunemente usati erano:
Giallo: ebrei -- due triangoli sovrapposti a formare una stella di David, con la parola Jude (Giudeo) scritta sopra
Rosso: dissidenti politici
Rosso con al centro la lettera S: repubblicani spagnoli
Verde: criminali comuni
Viola: Testimoni di Geova
Blu: immigranti
Marrone: zingari
Nero: soggetti "antisociali"
Rosa: omosessuali maschi

Alcuni autori, spesso vicini a movimenti politici antisemiti e di estrema destra, hanno cercato di mettere in discussione la veridicità storica dell'Olocausto, mettendo in discussione lo sterminio degli ebrei ovvero mostrando un forte scetticismo sui numeri e sulle cause del medesimo. In particolare, sono state contestate la stime internazionalmente accettate sul numero di ebrei morti (che reputano a loro dire irrealistiche per eccesso), la presenza di impianti finalizzati allo sterminio di massa nei lager nazisti (le camere a gas) e la deliberata volontà genocida della Germania (a loro parere, Hitler non avrebbe mai ordinato di sterminare gli ebrei d'Europa). Secondo loro, tutte e tre queste affermazioni, accettate dalla storiografia prevalente, non sarebbero sufficientemente documentate né dimostrate. Generalmente, i negazionisti ritengono che i deportati defunti morissero di fame o di tifo. Il tifo (all'epoca pressoché incurabile né prevenibile) veniva trasmesso dai pidocchi presenti a causa delle pessime condizioni igieniche in cui vivevano gli internati. I cadaveri sarebbero quindi stati trattati con l'insetticida Zyklon B per uccidere i pidocchi ed evitare ai Tedeschi di contrarre la malattia mentre li portavano nei forni crematori. La vulgata negazionista suggerisce però che l'attuale ricostruzione storiografica sia frutto di una sorta di enorme complotto, dovuto ad una capillare propaganda bellica impostatasi in modo particolare mediante il Processo di Norimberga e tenuta in vita negli ultimi decenni perché strumentale agli interessi d'alcuni soggetti. Tra gli argomenti principali e più comuni dei negazionisti, ci sono quelli riguardanti il funzionamento delle camere a gas e dei forni crematori. Robert Faurisson (ex-professore di lettere) ed altri affermano che nessuna fonte documentale né testimoniale abbia mai fornito una ricostruzione credibile sul funzionamento delle camere a gas. Molti negazionisti ritengono poi che fosse impossibile, viste le capacità dei forni crematori dei campi di concentramento, cremare i corpi di milioni di persone. Fra i più noti autori di testi negazionisti vi sono : Jürgen Graf (condannato nel 1998 a 15 mesi di prigione da una corte elvetica, fuggì prima in Iran e poi in Russia), David Irving (bollato in una sentenza come "antisemita e razzista, associato con l'estremismo di destra che promuove il neonazismo"), Carlo Mattogno e Paul Rassinier (ex deportato politico socialista, perennemente sbandierato dai negazionisti come presunta prova del fatto che essi non sono compromessi col nazismo).
Per non dimenticare.....

Wednesday, January 21, 2009

LA STORIA AMERICANA ATTRAVERSO I SUOI PROTAGONISTI

Discorso di insediamendo: Barack Obama




Intervista a G.W.Bush




Il più grande di tutti: RONALD REAGAN (tributo)




Wathergate: dimissioni Richard Nixon(lingua originale)




Kennedy a Berlino (scorcio): ich bin ein berliner




Attacco a Pearl Harbor: discorso di Franklin Dealano Roosevelt (lingua originale)

Monday, January 19, 2009

ELEZIONI IN EL SALVADOR

Il Frente Farabundo Martí para la Liberación Nacional (Fmln), la principale forza di opposizione durante la guerra civile a El Salvador tra il 1980 e il 1992, sembra aver vinto le elezioni per il rinnovamento dell’Asamblea Legislativa del paese centroamericano. Lo rivelano i primi dati del Tribunal Supremo Electoral (Tse) in merito alle elezioni che domenica scorsa si sono tenute a El Salvador per eleggere 84 deputati dell’Asamblea Legislativa, i sindaci e i consiglieri comunali di 262 municipi e 20 deputati del Parlamento centroamericano. Secondo i primi dati del Tse su un totale di tre mila 214 voti scrutinati l’Fmnl ha registrato 319 mila 537 voti contro i 298 mila 579 ottenuti dall’Alianza Republicana Nacionalista (Arena), il partito che governa il paese dal 1989. Per quanto riguarda le elezioni municipali i risultati sembrano ribaltarsi. Il Tse infatti, sul 41 per cento dei voti esaminati, dà la vittoria ad Arena, con 35 mila 79 preferenze, seguita dall’Fmnl con 33 mila 376 voti.
Il partito di governo sembra aggiudicarsi la maggioranza anche nelle votazioni municipali. Nello specifico, Norman Quijano, candidato dell’Arena, si è proclamato vincitore nella capitale El Salvador. La città era in mano all’Fmnl dal 1997. Secondo inchieste preliminari dunque, se la coalizione governativa vince alle elezioni locali, l’Fmnl si aggiudicherebbe quelle per il rinnovo dell’Asamblea Legislativa che anticipano le elezioni presidenziali del prossimo 15 marzo, nelle quali l’Fmnl, principale partito di sinistra, aspira a ottenere la maggioranza delle preferenze per sostituire l’Arena, al governo da 20 anni. Alle elezioni di domenica sono stati chiamati al voto 4,2 milioni di salvadoregni. Hanno partecipato circa duemila osservatori nazionali e internazionali. Tra questi in particolare quelli provenienti dall’Organizzazione degli Stati americani (Osa), dall’Unione Europea e da altri organismi indipendenti. Dalla firma degli accordi di pace del 1992, che hanno messo fine alla guerra civile che causò più di 70 mila morti, è la prima volta che elezioni locali, quelle dell’Asamblea Legislativa e le presidenziali sono indette nello stesso anno.





El Salvador è uno stato dell'America centrale, confina con Guatemala e Honduras a nord, con Honduras a est, ed è bagnato dall'oceano Pacifico a sud e ad ovest. A sud est è separato dal Nicaragua dal golfo di Fonseca. È il territorio meno esteso ma anche il più densamente popolato della regione.


Dopo 12 anni di guerra civile, nel 1992 è iniziato il processo di pacificazione e democratizzazione del paese. Nel 1931 il potere fu preso dal generale Maximiliano Hernàndez Martìnez, la cui dittatura si schierò con il le potenze dell'Asse. Tuttavia l'attacco di Pearl Harbour modificò la rotta, ponendo il dittatore vicino agli Stati Uniti. Martìnez all'abbandono della scena, nel 1944. Gli successero il generale Salvador Castneda Castro l'anno dopo e Oscar Osorio nel 1948. Quest'ultimo fu eletto alla carica di Presidente della Repubblica nel 1950; nonostante la sua elezione democratica e il suo cauto programma di riforme, gestì in maniera dittatoriale il paese. Lasciò la guida nel 1956 a J.M. Lemus, rovesciato nel 1960 da un colpo di stato, che favorì la creazione di una giunta militare. La reazione politica fu la formazione di un partito di opposizione; il candidato sostenuto fu José Napoleon Duarte, democristiano. Questa situazione già instabile e pericolosa, si fece decisamente tragica dopo le elezioni tenutesi nel 1972, che portarono al governo il candidato governativo scelto dai militari, il colonnello Molina. Cinque anni dopo fu eletto nuovamente il candidato governativo, stavolta il generale Romero, il quale con il suo frequente uso della forza e della repressione mossero verso la lotta armata gli oppositori, che lo destituirono nell'ottobre 1979 con un altro colpo di stato, questa volta riuscito. La nuova giunta creatasi fu mista, poiché formata da militari e civil; i civili abbandonarono la giunta meno alcuni democristiani, con a capo José Napoleon Duarte, che tenne in piedi la giunta stessa con i militari. L'opposizione si riunì nel Fronte democratico rivoluzionario, mentre il 12 dicembre 1980 Duarte divenne presidente. Il presidente chiese aiuto agli Stati Uniti, ottenendo il sostegno dell'allora presidente Ronald Reagan, che incitò Guatemala e Honduras a lottare contro i gruppi comunisti. La situazione peggiorò ulteriormente con la vittoria alle elezioni del 1982, boicottate dalla sinistra, del maggiore Roberto D'Aubuisson. Gli Stati Uniti entrarono in modo frequente e visibile nelle questioni interne del Salvador, favorendo il ritorno alla presidenza di Duarte nel 1984. Duarte comprese l'indispensabilità del dialogo con la guerriglia, e i colloqui ripresero con un importantissimo incontro a La Palma tra il premier e l'opposizione. La destra bloccò tutto in Parlamento. Quattro anni dopo la situazione precipitò quando vinse le elezioni amministrative D'Aubuisson, tra l'altro accusato dell'omicidio dell'arcivescovo Oscar Romero, e in più Duarte fu costretto a recarsi negli Stati Uniti per delle cure per le sue precarie condizioni di salute, lasciando La Democrazia Cristiana andò in crisi e lasciò libero spazio al partito di D'Aubuisson, l'ARENA, che si aggiudicò la vittoria col suo nuovo candidato Alfredo Cristiani, la guerriglia scatenò una terribile offensiva. Le trattative tuttavia ricominciarono a Ginevra nel 1990 e l'anno dopo fu finalmente ammessa anche l'opposizione alle elezioni presidenziali. Vinse Cristiani, il quale continuò sulla strada del dialogo, anche perché il paese era stufo di un conflitto civile che era costato almeno 80.000 vite umane. Il 1º gennaio 1992 terminò ufficialmente la guerra civile ad El Salvador.L'anno dopo provocò aspre polemiche la completa amnistia data ai membri dell'ARENA che durante il conflitto interno commisero atrocità e abusi. Dopo la guerra tale partito è sempre uscito vincitore alle urne e così è stato anche alle ultime elezioni, avutesi nel 2004, che hanno decretato la vittoria netta del candidato Elìas Antonio Saca.


http://www.blogger.com/www.normanquijanoalcalde.com

Sunday, January 18, 2009

ELEZIONI IN ASSIA



Secondo i primi exit poll resi noti dalla tv tedesca, l'Unione cristiano democratica (Cdu) della "cancelliera" tedesca Angela Merkel ha stracciato i socialdemocratici (Spd) alle elezioni regionali che si sono svolte oggi in Assia. La Cdu ha raccolto il 37,5% dei consensi, di poco superiore al 36,8% ottenuto alle elezioni precedenti (febbraio 2008), mentre la Spd si è fermata al 23,5%, una debacle in confronto al 36,5 di quasi un anno fa e il risultato più basso mai ottenuto dal partito che fu di Willy Brandt nel Land di Francoforte sul Meno.Balzo in avanti spettacolare anche per la Fdp, che ottiene il 16,1% dei consensi, in confronto al 9,4 di un anno fa, secondo quanto riferito dalle emittenti di Stato Ard e Zdf alla chiusura dei seggi. Buona performance, secondo i primi dati, anche per i Verdi, che dal 7,5% del 2008 passano al 14%.
Appena sufficiente invece la Linke, che un anno fa con il 5,1% delle preferenze è entrata per il rotto della cuffia per la prima volta in Parlamento regionale della Germania. La Cdu del ministro presidente del Land Roland Koch può quindi tranquillamente formare una coalizione di governo "nero-gialla" assieme ai liberali. Secondo i primi risultati, Cdu-Fdp godono della maggioranza nel Parlamento dell'Assia con 61 seggi, mentre Spd, Verdi e Linke insieme non superano le 49 poltrone. Le regionali in Assia sono il primo test sull'elettorato tedesco, in un anno in cui si terranno in Germania quindici elezioni, prime fra tutte le politiche di settembre.




L' Unione Cristiano-Democratica di Germania (CDU, in tedesco: Christlich Demokratische Union Deutschlands) è un partito politico tedesco di orientamento democratico-cristiano. Fondato nel giugno 1945, conta circa 580.000 iscritti. L'attuale presidente del partito Angela Merkel è anche Cancelliere della Repubblica Federale Tedesca. Konrad Adenauer oltre ad essere stato il primo cancelliere della repubblica federale tedesca, è stato anche il primo presidente della CDU. Presidenti della CDU dal 1950 ad oggi sono stati:
Konrad Adenauer 1950-1966
Ludwig Erhard 1966-1967
Kurt Georg Kiesinger 1967-1971
Rainer Barzel 1971-1973
Helmut Kohl 1973-1998
Wolfgang Schäuble 1998-2000
Angela Merkel 2000-

In base ad accordi con la consorella bavarese Unione Cristiano-Sociale in Baviera (CSU), la CDU in tutte le elezioni non presenta liste e candidati in Baviera e la CSU non si presenta nel resto della Germania..
Gli eletti della CDU e della CSU formano un gruppo parlamentare unitario, denominato CDU/CSU. (wikipedia)



Friday, January 16, 2009

LA GEOGRAFIA DEL TERRORISMO

Il dipartimento di Stato Usa ha pubblicato la “lista nera” ufficiale delle organizzazioni terroristiche. In tutto ci sono 44 nomi. Tra gli elencati l’organizzazione Abu Nidal (Ano), il gruppo Abu Sayyaf, le Brigate dei martiri di Al-Aqsa, Al-Shabaab, Ansar al-Islam, i Gruppi armati islamici (Gia), Asbat al-Ansar, Aum Shinrikyo, il Fronte per l’Indipendentismo basco (Eta), il Partito comunista filippino (Cpp/Npa), l’Ira irlandese, la Gama’a al-Islamiyya, Hamas, l’Harakat ul-Jihad-i-Islami/Bangladesh (Huji-B), l’Harakat ul-Mujahidin (Hum), Hezbollah, la Jihad islamica, il Movimento islamico dell’Uzbekistan (Imu), Jaish-e-Mohammed (Jem), la Jemaah Islamica, al-Jihad (Egyptian Islamic Jihad), Kahane Chai (Kach), il Kongra-Gel (ex Pkk), Lashkar-e Tayyiba (Lt), Lashkar i Jhangvi, le Tigri del Tamil, il gruppo Islamico libico di combattimento, il gruppo Combattente islamico del Marocco, i Mujahedin-e Khalq, l’Esercito di liberazione nazionale colombiano, il Fronte per la Liberazione della Palestina, la Jihad islamica palestinese, il fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, le Brigate Tanzim Qa'idat al-Jihad fi Bilad al-Rafidayn (ex Jama'at al-Tawhid wa'al-Jihad, il network di Musab al Zarqawi in Iraq), al Qaeda, al Qaeda nel Maghreb, il Real Ira irlandese, le Farc colombiane, i Revolutionary Nuclei e la Revolutionary Organization 17 November greci, il Revolutionary People’s Liberation Party/Front turco, Sendero Luminoso e le Unità di autodifesa colombiane.
Queste sono le organizzazioni più pericolose e attive nel mondo(tra le quali hamas):
AFGHANISTAN
Al Qaeda: fondata da Osama Bin Laden alla fine degli anni '80. Tra i suoi obiettivi ha la creazione di un Califfato islamico panarabo, lavorando e unendo i gruppi estremisti che puntano a rovesciare i regimi non islamici e a espellere gli stranieri dai paesi musulmani. Al Qaeda ha lanciato centinaia di attentati, dal bombardamento della nave americana al largo dello Yemen nel 2000, alle ambasciate americane di Tanzania e Kenya nel 1998. Ha rivendicato l'abbattimento di elicotteri americani in somalia nel 1993. Nonché l'attentato alle Torri Gemelle di New York nel 2001.
Fronte per la Liberazione dell'Afghanistan (Alo): fondato nel 1973 come gruppo maoista. Critico dell'intervento russo nel 1979, ha lottato contro il socialismo imperialista. Nel 1979 si sono uniti con il Fronte dei combattenti per l'Afghanistan e altri elementi islamici per combattere i russi. Oggi quel che resta dell'Alo ha concentrato le sue energie per lottare contro l'occupazione americana e contro il governo del presidente afgano Karzai
Fronte Islamico mondiale per la Jihad contro gli ebrei e i crociati: Al QaedaTalebani: i talebani hanno governato in Afghanistan dal 1996 al 2001. Un movimento nato nelle scuole coraniche del Pakistan grazie ai profughi afghani. Sono giunti al potere durante la guerra civile, ma il loro rigido modo di governare non li ha resi popolare tra la gente e tra le comunità internazionali. Tanto meno l'ospitalità data a Bin Laden. Nel 2001 dopo il crollo delle Torri Gemelle, gli americani hanno attaccato l'Afghanistan distruggendo il loro governo, ma dopo sette anni di guerra la loro presenza è innegabile. Controllano il sud dell'Afghanistan e il confine con il Pakistan.
ALGERIA
Gruppo islamico armato (GIA): organizzazione che puntava a sbarazzarsi del governo algerino e instaurare uno Stato islamico. Tra il 1991 e il 1998 il Gia ha condotto una violenta campagna contro i civili, a volte distruggendo interi villaggi, colpendo anche stranieri residenti in Algeria.
Armata islamica di Salvezza (Ais): organizzazione in competizione con il Gia, inizialmente, nel 1993 cambia nome e diventa l'ala armata del badito partito del Fis. Dopo il colpo di Stato, Gia e Ais hanno condotto diversi attacchi insieme
EGITTO
Al-Gama'a al-Islamiyya: gruppo radicale islamico, punta alla caduta del governo egiziano e all'instaurazione di uno Stato Islamico. Accusato di aver ucciso il presidente Anwar Sadat nel 1981, oltre a centinaia di civili, decine di turisti e più di 100 poliziotti, in una campagna del terrore durata per tutti gli anni '90. Nel 2003 il gruppo ha rinunciato ai bagni di sangue, ma nel 2006 ha annunciato di essersi alleato con Al Qaeda.
The Egyptian Islamic Jihad: un gruppo radicale attivo fin dagli '70 con stretti legami con i fratelli Musulmani. Considerato legato ad Al Qaeda. Dal 1991 il movimento è guidato da Ayman Al Zawahiri, il numero due di Al Qaeda. Obiettivo del gruppo è di far cadere il governo egiziano e rimpiazzarlo con uno Stato Islamico. Nel tempo ha ampliato i suoi scopi, tra i quali colpire gli interessi americani in Egitto e all'Estero. Eji ha subito una battuta di arresto grazie ai numerosi arresti dei suoi membri, molti in Libano in Yemen. Nel 2001 Al Qaeda e l'Eji si sono fusi in Qaeda al Jihad.
BANGLADESH
Harakat ul-Jihad-i-Islami: organizzazione estremista. Obiettivo: creare uno stato islamico in Bangladesh. Lo zoccolo duro del gruppo è fatto da veterani bengalesi che hanno combattuto contro i sovietici in Afghanistan. HUJI-B è accusata di aver tentato nel 2000 di assassinare il primo ministro bengalese Sheikh Hasina.
FILIPPINE
The Abu Sayyaf Group: organizzazione islamica formata da diversi gruppi sparsi per le isole delle Filippine. Il loro obiettivo ormai da tre decenni è creare uno stato islamico. Dagli anni '90 la lotta armata si è trasformata in terrorismo puro, con attentati, rapimenti, agguati, violenze sessuali ed estorsioni.
Jemaah Islamiyah: gruppo militante del sudest asiatico che vorrebbe instaurare uno stato islamico che unisca la Malesia, il sud delle Filippine, Singapore e il Brunei. La filiale filippina ha la sua origine da quella Indonesiana. Ha legami con al Qaeda. Nel 2002 hanno ucciso 202 civili con un'attentato a Bali.
INDIA
Babbar Khalsa e Babbar Khalsa International (Bk e Bki): organizzazione Sikh che punta a fondare uno Stato sikh .Bk e Bki continuano a essere tra i gruppi militanti più potenti. Tra le loro attività: attacchi armati, omicidi e bombe. Accusati anche di aver dirottato un aereo.
Deccan Mujahiddin: gruppo sconosciuto. Sei ore dopo gli ultimi attacchi in India hanno mandato una mail ai giornali indiani rivendicando gli attentati. L'indirizzo Ip della mail è stato tracciata in Russia.Hizb ul Moujahedin: organizzazione nazionalista, il cui scopo è espellere l'India dal Kashmir. Ala armata del partito politico islamico Jamaat i Islami. Colpisce militari e politici indiani.
INDONESIA
Jamaat Islamiya: organizzazione estremista che punta a fondare uno stato islamico unendo il Brunei, l'Indonesia, la Malaysia, Singapore, il sud delle Filippine e quello della Tailandia. All'interno ci sono fazioni minori che si sono legate ad al Qaeda. Nel 2002 a Bali un triplice attentato ha ucciso più di 200 persone. Nell'agosto 2003 è stato bombardato il Marriott di Jakarta e nel 2004 sempre nella capitale indonesiana è stata colpita l'ambasciata australiana, i morti furono dieci.
IRAN
Movimento Armato per la liberazione dell'Iran: fondato dalla nipote dello Shah, si oppone al regime iraniano.
Al Quds Force : è una forza speciale dell'Esercito dei Guardiani della Rivoluzione. La Federazione degli Scienziati americani, in un documento del 1998, ha detto che l'apparato organizza, addestra, equipaggia e finanza movimenti islamici rivoluzionari all'estero. Non solo, manterrebbe e faciliterebbe la conoscenza delle varie organizzazioni. L'Al Quds Force dipende direttamente dall'Ayatollah.
IRAQ
Al-Qaeda in Iraq (AQI ): gruppo terroristico più letale in Iraq. Ha avuto un ruolo attivo nell'insorgenza sunnita contro il nuovo governo iracheno e le truppe straniere. All'inizio venne guidato da Abu Musab Al Zarqawi fino alla sua morte nel 2006. Con i suoi militanti, molti dei quali giunti dalla Siria e dall'Arabia Saudita, ha seminato il terrore in tutto il paese causando migliaia di morti.
Badr Brigate: Ala armata dello Sciri, partito sciita di maggioranza al governo. Finanziati dall'iran Anche loro combattono contro gli stranieri, sono accusati di violenze, agguati e rapimenti di iracheni e stranieri.
ISRAELE
Kach: formazione di estrema destra. Fondato dal rabbino Meir Kahane negli anni '70, segue l'ideologia Kahanaista. Entrato in parlamento nel 1984, viene poi bandito dalle successive elezioni per incitamento al razzismo. Dopo l'assassinio di Kahane il partito si è formato il movimento di Kahane Chai (Kahane vive) che si è staccato dal partito di origine. I loro metodi poco ortodossi prevedono attentati contro i palestinesi, minacce soprattutto durante la seconda intifada.
KURDISTAN
The Kurdistan Workers' Party (Pkk ): organizzazione militante fondata negli anni '70 e guidata da Abdullah Ocalan. L'ideologia del movimento marxista leninista si basa sul nazionalismo curdo. Obiettivo è creare uno stato indipendete del Kurdistan, nella regione che coprende il sudest della Turchia, il nordest dell'Iraq, il nordest della Siria e il nord ovest dell'Iran, zone dove la popolazione kurda è di maggioranza
LIBIA
The Libyan Islamic Fighting Group (LIFG)/ Al Jamaat al Islamiyya al Muqatilah by Libia: potente oganizzazione radicale che invoca la Jihad contro il Colonnello Gheddafi. Fondata nel 195 dai libici che hanno combattuto i sovietici in Afghanistan. Il loro obiettivo è creare uno stato islamico che cacci quello attuale considerato corrotto, oppressivo e antiislamico.
MAROCCO
The al-Qaeda Organization in the Islamic Maghreb: è una milizia islamica che punta a rovesciare i governi del Nord Africa per instaurare uno Stato islamico. Prende di mira interessi nazionali e internazionali ed è legata ad Al Qaeda.
Fronte Polisario: è un movimento dei ribelli del Saharawi che lavorano per l'indipendenza del Sahara Occidentale dal Marocco.
NIGERIA
Movement for the Emancipation of Niger Delta (Mend): gruppo militante che si dedica alla lotta armata contro l'oppressione del popolo del Delta del Niger e il degrado ambientale dovuto alla presenza delle multinazionali straniere che estraggono il petrolio in Nigeria. Obiettivo è controllare i profitti del petrolio in modo che la gente ne possa beneficiare. Di solito sabotano gli impianti o le condutture e negli ultimi anni hanno rapito diversi operai stranieri. Lo scorso settembre si sono scontrati con i militari.
PAKISTAN
Laskhkar e-Taiba: gruppo militante legato ad al Qaeda. Dal 1993 combatte contro le forze militari indiane in Kashmir. Sostenuto almeno in passato dai servizi segreti pakistani. E' una delle maggiori e più attive organizzazioni asiatiche. Fondata in Afghanistan, ha la sua base a Lahore in Pakistan. Possiede diversi campi di addestramento in Kashmir da dove partono commando per colpire l'India.
Harkat-ul-Jihad-al-Islami: movimento islamico sunnita paramilitare attivo fin dagli anni '90 nei paesi asiatici, tra i quali Pakistan, India e Bangladesh. Obiettivo è che la parte indiana del Kashmir ritorni al Pakistan. Combatte contro l'America e l'India usando tutti i mezzi possibili. Affiliati con al Qaeda che li finanziano.
PALESTINA
Ḥamās: "Movimento di Resistenza Islamico", (ovvero حماس, "entusiasmo, zelo") è un'organizzazione religiosa islamica palestinese di carattere paramilitare e politico, che attualmente detiene la maggioranza dei seggi dell'Autorità Nazionale Palestinese. Fondata dallo Shaykh Ahmad Yasin, Abd al-Aziz al-Rantissi e Mohammad Taha nel 1987 come appendice dei Fratelli Musulmani nella creazione di uno Stato islamico in Palestina effettuava inizialmente attentati suicidi contro civili ed esercito israeliano. Lo Statuto di Hamas richiede la distruzione dello Stato di Israele e la sua sostituzione con un Stato islamico palestinese nella zona che ora è Israele, la Cisgiordania e la Striscia di Gaza. La stessa carta dichiara che "Non esiste soluzione alla questione palestinese se non nel jihad". L'ala politica di Hamas ha vinto numerose elezioni amministrative locali in Gaza, Qalqilya, e Nablus. Nel gennaio 2006, Hamas con una vittoria a sorpresa alle elezioni parlamentari palestinesi, ottenne 76 dei 132 seggi della camera. Hamas è elencata tra le organizzazioni terroristiche dal Canada,Unione Europea, Israele, Giappone, e Stati Uniti, e è bandita dalla Giordania.
LIBANO e SIRIA
Hezbollah: il partito di Dio. Organizzazione che fa base in Libano, ma che trova spesso rifugio in Siria. Tra gli obiettivi, eliminare l'influenza dell'occidente in Libano e Medio Oriente, la distruzione dello Stato di Israele, la liberazione dei territori palestinesi e di Gerusalemme. Rifiuta qualsiasi tipo di negoziato. I militanti operano in Libano ma hanno uomini anche in Europa, in nord e sud America e Africa. Per anni, combattendo contro l'occupazione israeliana, si sono resi responsabili di rapimenti, autobombe, dirottamenti. Due anni fa, dopo il rapimento di soldati israeliani, è scoppiata un guerra che ha distrutto mezzo Libano, conclusasi con l'invio di militari delle Nazioni Unite che presidiano il sud del Paese.
SOMALIA
Al-Shabaab:è un gruppo fondato nel 2004 che comprende jidahisti musulmani anche stranieri che vogliono insturare uno stato islamico basato sulla Shiaria (la legge islamica). Attivi soprattuto dopo il 2006 quando l'offensiva somala etiope, sbaragliò le Corti Islamiche che avevano preso il potere in Somalia. Circa 3000 militanti conducono attacchi contro il governo somalo e le truppe etiopi, ma anche atti di pirateria e rapimenti che servono a finanziare le loro attività.
SRI LANKA
The Liberation Tigers of Tamil: comunemente conosciuti come le Tigri del Tamil, sono un'organizzazione militante Tamil che ha avviato un violenta campagna di secessione contro il Governo cingalese dal 1970 nel tentativo di creare uno stato socialista Tamil nel nord e nell'est dello Sri Lanka.Black Tigers: sono un'ala speciale delle Tigri del Tamil composta da soldati secializzati e addestrati per missioni quasi suicide. Il suicidio è accettato qualora servisse a portare a termine la missione. Sono considerati tra i gruppi più letali al mondo. A loro si attribuisce l'assassinio del premier indiano Rajiv Gandhi e del presidente cingalese Ranasinghe Premadasa.

Thursday, January 15, 2009

LE RAGIONI DI ISRAELE

Israele ha intensificato l’offensiva su Gaza City: colpita due volte la sede dell’Unrwa, l’agenzia dell’Onu che si occupa dei profughi palestinesi, con tre dipendenti che sono rimasti feriti.
Attaccato anche l’edificio che ospita numerosi giornalisti di testate arabe e internazionali, dove due Cameramen sono rimasti feriti.
Anche un’ala dell’ospedale di Gaza City è in fiamme, mentre è stato colpito il quartier generale dell'Onu. Secondo quanto riferisce la tv satellitare ‘al-Jazeerà, l’agenzia dell’Onu ha annunciato la sospensione delle sue attività nella Striscia per salvaguardare l’incolumità dei suoi operatori.
L’aviazione dello Stato ebraico ha colpito 70 obiettivi concentrandosi soprattutto su Gaza City, Khan Yunis e Rafah. Il bilancio complessivo dei morti nell’enclave palestinese dall’inizio nelle quasi tre settimane dell’offensiva Piombo fuso è arrivato a 1.038. I militanti di Hamas hanno risposto con il lancio di 14 razzi verso il sud di Israele, nelle prime ore di oggi. Colpite diverse località, ma non si ha notizia di danni o feriti.

Da anni, facendosi scudo della popolazione civile, i terroristi palestinesi sparano razzi sulle città israeliane. Sperano che ammazzino dei civili e ogni tanto, malgrado i brevi preavvisi delle autorità locali , ci riescono. Non è normale che la società internazionale consideri ammissibile che i palestinesi i civili cerchino di colpirli intenzionalmente. Soprattutto non è normale che consideri “risposta non adeguata” un’azione militare mirante alla distruzione dei missili e dei terroristi che li lanciano. Il codice penale italiano prevede la legittima difesa all’art.52: “Non e' punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di difendere un diritto proprio od altrui contro il pericolo attuale di una offesa ingiusta, sempre che la difesa sia proporzionata all'offesa”. Se dunque Israele rispondesse ai missili palestinesi con un’azione simmetrica e contraria, cioè con missili fatti cadere a pioggia sulle città palestinesi, o sulla stessa Gaza, eserciterebbe il diritto alla legittima difesa. Ovviamente, sulla base della dottrina della dissuasione, dovrebbe inviarne cinque o dieci per ognuno che ha ricevuto, e certo non le si potrebbe rimproverare di avere missili più potenti e più precisi di quelli di cui dispone Hamas. Quando poi i palestinesi cominciassero a vivere nell’angoscia in cui sono vissuti fino ad ora gli abitanti di Sderot, chissà che non comincerebbero a capire che senso ha il divieto di uccidere i vicini di casa .Stare al fianco di Israele e del suo sacrosanto diritto alla legittima difesa é dovere morale dell'occidente e di tutta la comunità internazionale in primis l'ONU. L'attacco a Gaza non è dunque né una violazione del diritto internazionale, né un eccesso di legittima difesa: è solo il tentativo di sradicare una volta per tutte le basi terroristiche di Hamas che, non va mai dimenticato ha nel suo statuto la cancellazione dello Stato di Israele. Sono i leader di Hamas, dunque, gli unici responsabili della nuova tragedia in cui è precipitato il popolo palestinese