Thursday, October 30, 2008

ELEZIONI USA: "EFFETTO BRADLEY"

Alcuni sondaggi danno Obama già alla Casa Bianca: se si votasse oggi avrebbe almeno 277 grandi elettori e potrebbe raggiungere addirittura quota 350, come Bill Clinton. Ma anche quattro anni fa di questi tempi Kerry sembrava sicuro della vittoria e poi perse. La gara per le presidenziali non è chiusa. Nella comunità nera si teme l’«effetto Bradley», dal nome del sindaco di Los Angeles che nel 1982 perse le elezioni a governatore della California, nonostante fosse in testa, in buona parte per le resistenze degli elettori a scegliere un nero al momento di votare. Un precedente preoccupante. Fino al giorno dell'elezione Bradley veniva dato largamente favorito nei sondaggi, e invece, il giorno dopo, aveva perso.Il fatto è che Tom Bradley era afroamericano e, evidentemente, un gran numero di elettori avevano mentito agli intervistatori pur di non ammettere che non intendevano votare per un candidato solo perché era nero. Oppure, nel segreto dell'urna, avevano cambiato opinione. Da allora l'effetto Bradley era stato riscontrato in varie altre elezioni. Invariabilmente il candidato preferito, se nero, non veniva eletto o lo era con un margine molto inferiore alle previsioni. Non si trattava di errore statistico o di mancanza di professionalità, ma di manifestazione di non confessato razzismo.Quest'anno si dice le cose potrebbero andare diversamente. Sono passati più di venti anni dalla sconfitta di Tom Bradley e il paese è cambiato. La gente ha potuto vedere all'opera due ministri degli esteri afroamericani (Colin Powell e Condoleezza Rice), un giudice della Corte costituzionale (Clarence Thomas), una trentina di parlamentari nella camera bassa (ma un solo senatore: Obama) e centinaia di giudici, parlamentari statali, uomini d'affari, ecc. Certamente l'America è cambiata. Tuttavia la realtà del razzismo e della discriminazione non è del tutto scomparsa. Certamente c'è ancora a livello economico e sociale. I neri guadagnano di meno dei bianchi. Si drogano di più, commettono più reati e finiscono in carcere con un tasso che, tra i giovani, è di sei volte superiore a quello dei bianchi. Obama è il primo candidato afroamericano (o multirazziale, dal momento che la madre è bianca) a presentarsi come un candidato generale, di tutta la popolazione, bianchi, neri, ispanici, asiatici. Per esserlo ha cambiato profondamente il messaggio tradizionale dell'establishment politico nero. Non ha più parlato di rivendicazioni del suo gruppo etnico, ma di ricomposizione di tutti i gruppi, senza allo stesso tempo chiudere gli occhi di fronte alla realtà della discriminazione che oggi colpisce soprattutto i neri, che non a caso sono anche i più poveri. Intanto gli strateghi elettorali hanno quantificato l'effetto Bradley: varrebbe intorno al sette per cento, voto più voto meno.




Thomas J. "Tom" Bradley è nato il 29 dicembre 1917 ,è morto il 29 settembre 1998. E' stato sindaco di Los Angeles, California, dal 1973 al 1993. Fu il primo e finora unico afro americano sindaco di Los Angeles. Ha ricoperto per 20 anni la carica di sindaco ,il più lungo mandato da sindaco nella storia della città. La sua elezione nel 1973 ha fatto di lui solo il secondo sindaco afroamericano di una grande Città. Il primo è stato Carl Stokes eletto Cleveland, Ohio, nel 1967.
Bradley ha invano tentato di farsi eleggere alla carica di governatore della California nel 1982 e nel 1986 ed è stato sconfitto ogni volta dal repubblicano George Deukmejian.

Wednesday, October 29, 2008

ELEZIONI PRESIDENZIALI AMERICANE 2008


Right light organizza la sua prima iniziativa. In occasione delle elezioni presidenziali americane, right light ha deciso di organizzare un incontro-dibattito sul tema ,che si terra giorno 3 novembre alle ore 18e30 presso la federazione provinciale di "Alleanza Nazionale" ubicata sul corso Garibaldi 129 ,in Reggio Calabria (sopra la foot locker).

All'incontro prenderanno parte :

Prof. Dario Caroniti, docente di storia dell'America del nord presso l'Università degli studi di Messina.

Daniele Romeo, consigliere comunale di "Alleanza Nazionale".

Beniamino Scarfone, consigliere comunale e dirigente nazionale di "Azione Giovani" con delega esteri.

Fancesco Spanò, presidente provinciale di "Azione Giovani".

Modera: Vittorio D'Aleo ,dirigente provinciale di "Azione Giovani" e responsabile "Right light".

Sunday, October 26, 2008

ISRAELE: ELEZIONI ANTICIPATE




Tzipi Livni, incaricata di formare un nuovo governo, getta infine la spugna: di fronte ai ripetuti no del partito ortodosso Shas. Annunciando la decisione, la Livni ha parlato stamani di “estorsione costante” ad opera di Shas, nelle trattative convulse dei giorni scorsi.
Shas è il terzo partito di Israele: la sua partecipazione era indispensabile all’intesa, già messa in piedi, tra il Partito Laburista e Kadima (lo schieramento della Livni). Uno dei punti di maggior disaccordo con Shas riguarda lo status di Gerusalemme: che il partito religioso non vuole in nessun modo negoziare con i palestinesi.Adesso sarà il presidente Peres a dover decidere. Il capo dello Stato Peres ha ringraziato la Livni per i suoi sforzi, ha aggiunto che adesso avvierà consultazioni con le liste parlamentari per informarle di questo sviluppo. Entro tre giorni al massimo - ha detto ancora Peres - informerà il presidente della Knesset (parlamento) Dalia Yitzik , della necessità di indire elezioni anticipate.Il dimissionario Ehud Olmert in assenza di un sostituto, resterà al timone fino a nuove elezioni che non potranno avvenire prima di gennaio-febbraio.







Il Likud è ilpartito conservatore israeliano è stato fondato da Menachem Begin, primo ministro israeliano nel 1977, che ne fu il leader fino al 1982. Dal 1983 al 1992 leader del partito fu Yitzhak Shamir, seguito da Benjamin Netanyahu dal 1993 al 1999 e da Ariel Sharon dal 1999 al 2005.
Dopo la decisione di ritirarsi da Gaza, da parte di Sharon e il conseguente tramonto dell'ideale del "Grande Israele", nel Likud si è aperta una crisi, che ha portato ad una scissione: Sharon ha fondato il partito centrista Kadima, mentre Netanyahu è restato nel Likud, ridiventandone il leader, portandolo su posizioni più a destra. Alle elezioni legislative 2006 il Likud ha subito un crollo, perdendo l'egemonia sull'area della destra: è stato infatti sorpassato dal partito degli immigrati russi (su posizioni ancora più estremiste). Non è entrato nel governo.



Benjamin Netanyahu é l'attuale leader de Likud










ELEZIONI IN BRASILE


Oggi 26 ottobre circa 27 milioni di brasiliani votano per il ballottaggio nelle elezioni municipali, dopo il primo turno del 5 ottobre scorso. Il secondo turno riguarda San Paolo, Rio e altre 9 importanti citta' fra cui Belo Horizonte e Porto Alegre. La scelta del sindaco di San Paolo sembra decisa a favore del conservatore Gilberto Kassab, mentre a Rio sono in gioco l'ex guerrigliero Fernando Gabeira e Eduardo Paes (Pmdb). Il seggi si sono aperti alle 8 e si chiuderanno alle 17 (le 20 italiane). Il Partito dei Lavoratori, la formazione politica al governo in Brasile, sembra destinata a una netta sconfitta a San Paolo - la più grande città del Sudamerica - nel ballottaggio per l'elezione del sindaco. Il Pt del presidente Luiz Inacio Lula da Silva dovrebbe imporsi in molte città ma perdere proprio San Paolo, dove è in programma la consultazione più attesa e che è ritenuta un trampolino per le prossime elezioni presidenziali.
Gli ultimi sondaggi di Datafolha mostrano che il sindaco uscente Gilberto Kassab, del Partito democratico conservatore, è quasi venti punti davanti di Marta Suplicy nel Pt.


Il Partito democratico dei conservatori (DEM) è un partito di centro-destra, che coniuga posizioni liberalconservatrici e democristiane. È, infatti, membro dell' Organizzaione Democratico Cristiana d'America. Dem ha fatto propria una politica alquanto pragmatica, rendondosi disponibile ad alleanze anche con partiti politici di diversa ispirazione politica.Dem è stato fondato nel febbraio del 1985, anno della fine della dittatura militare, con la denominazione di Partito del Fronte Liberale Alle elezioni del 1986, il PFL con il 17,7% dei voti si posizionò al secondo posto dietro al Partito del Movimento Democratico Brasiliano, da sempre all'opposizione ai governi dell'ARENA, con il quale collabborò al governo. Alle politiche del 1990, il PFL rimase secondo partito, ma perse il 5% dei consensi, scendendo al 12,4% ed eleggendo 83 deputati.Dal 1994 al 2002 il PFL ha preso parte ai governi di Fernando Henrique Cardoso del PSDB, insieme a: Partito della Social Democrazia Brasiliana (centrosinistra), Partito del Movimento Democratico Brasiliano (centro), Partito Progressista (centrodestra), Partito Laburista Brasiliano (centrodestra), Partito Social Democratico (centro). L'alleanza moderata aiutò il PFL, che alle elezioni legislative del 1998 ottenne il 16% dei voti ed elesse 105 deputati su 513, divenendo il primo partito del paese, innanzi a PSDB e PMDB.
Alle politiche del 2002, il PFL raccolse il 13,4% dei voti, eleggendo 84 deputati e ricollocandosi come terza forza, in termini percentuali, dopo PT e PSDB. Il PFL nel 2002 sostenne la candidatura a presidente del sindacalista Luiz Inácio Lula da Silva del Partito dei Lavoratori (PT, sinistra socialista). Dopo poco il PFL è, però, uscito dal governo ed alle presidenziali del 2006 è tornato all'alleanza moderata, sostenendo Geraldo Alckmin del PSDB, che, con il 41% dei consensi, è riuscito a portare al ballottaggio il presidente Lula, 48,7%, penalizzato dagli scandali che hanno coninvolto il suo partito e che hanno dato vita alla scisione del Partito Socialismo e Libertà (PSOL).
Il PFL, alle elezioni del 2006, ha ottenuto il 10,9% dei voti e 65 deputati alla Camera (su 513), con un decremento di ben 19 seggi. Al Senato, invece, il PFL ha eletto ben 6 senatori sui 27 in palio, dando, così, vita al gruppo senatoriale più consistente: 20 senatori su 81. (wikipedia)

Friday, October 24, 2008

PREMIO SAKHAROV


Ieri il Parlamento europeo ha insignito Hu Jia del prestigioso Premio Sakharov per la libertà di espressione, assegnato ogni anno a chi si è distinto nella lotta per i diritti umani e la libertà. Hu lotta da anni a favore dei diritti dei malati di Hiv-Aids ed è diventato un vero simbolo, anche in Cina, della lotta coraggiosa per i diritti umani. E’ stato arrestato a dicembre per avere criticato il governo, anche per la demolizione di interi quartieri a Pechino per la costruzione di opere olimpiche. Ad aprile è stato condannato a 3 anni e mezzo di carcere per “sovversione”, per articoli pubblicati su internet che rivelano - a detta del governo - i suoi “rapporti con le potenze straniere, tesi a screditare l’immagine della Cina”. Ferma protesta di Liu Jianchao, portavoce del ministero cinese degli Esteri, che parla di una “grossolana interferenza negli affari interni della Cina”, con “la premiazione di un criminale detenuto.

In Cina è difficilissomo anche discutere liberamente in web. Un gruppo di attivisti canadesi per i diritti umani e di ricercatori nel campo della sicurezza informatica ha scoperto le prove di una grande sistema di sorveglianza che in Cina controlla e archivia messaggi testuali trasferiti via Internet che contengono parole di un certo peso politico.In particolare il sistema cinese traccia i messaggi testuali inviati dagli utenti di Tom-Skype, una joint-venture tra un operatore wireless e eBay, proprietaria di Skype. I ricercatori hanno quantificato in circa 30mila le postazioni di polizia inormatica che controllano il traffico on line, i siti web e, ovviamente, i blog per verificare l'esistenza di contenuti offensivi dal punto di vista politico, ma non solo.Gli attivisti, che sono aggregati al Citizen Lab, un gruppo di ricerca che si occupa di politica e Internet all'Università di Toronto, ha scoperto il sistema cinese di controllo solo il mese scorso. In quell'occasione sono riusciti ad entrare in uno dei computer incriminati dove hanno trovato più di un milione di messaggi censurati. Grazie a questi messaggi hanno potuto ricostruire la lista delle parole che fanno scattare la censura. La lista include parole legate al gruppo religioso "Falun Gong", all'indipendenza di Taiwan e al Partito Comunista cinese. Oltre alla parola democrazia, ve ne sono altre apparentemente innocue come terremoto o latte in polvere.Ma i cinesi non si accontentano di tracciare i messaggi registrando anche le generalità di chi li trasmette, registrano anche le conversazioni via chat di Tom-Skype, in particolare quelle tra utenti cinesi e residenti all'estero. Al momento non riescono a registrare le conversazioni in voce, ma la falla del software è già abbastanza grave.

La Cina dovrà fare ancora tanti passi in avanti verso la democrazia, il premio a Hu Jia è importante perchè getta un pò di luce sul sistema comunista cinese. Fa molto riflettere la concezione che hanno dei diritti umani il gruppo socialista e comunista al parlamento europeo che si sono astenuti polemicamente nella votazione per assegnare il premio a Hu Jia.

ELEZIONI USA: oltre i repubblicani e i democratici

Non ci sono solo Barack Obama e John McCain tra i candidati alle presidenziali del 4 novembre. Gli elettori potranno scegliere tra un gran numero di altri pretendenti alla Casa Bianca, ma è difficile che qualcuno di loro possa arrivare all'uno per cento dei consensi. Da notare che i Verdi hanno un ticket interamente femminile. Questi i principali partiti in lizza:
PARTITO LIBERTARIO, candidato presidente: Robert «Bob» Barr candidato vice presidente: Wayne Allyn Rooth http://www.lp.org/
PARTITO DELLA COSTITUZIONE, candidato presidente: Charles «Chuck» Baldwin candidato vice presidente: Darrell Castle http://www.constitutionparty.com/
VERDI, candidata presidente: Cynthia McKinney candidata vice presidente: Rosa Clemente http://www.gp.org/index.php
PARTITO DELLA LEGGE NATURALE, PARTITO PACE E LIBERTA', PARTITO INDIPENDENTE ECOLOGISTA candidato presidente: Ralph Nader candidato vice presidente: Matt Gonzalez http://www.votenader.org/
PARTITO DELLA RIFORMA candidato presidente: Ted Weillcandidato vice presidente: Franck McEnulty http://reformpa.web.aplus.net/
PARTITO SOCIALISTA USA candidato presidente: Brian Moorecandidato vice presidente: Stewart Alexander http://www.votesocialist2008.org/
PARTITO SOCIALISTA DEI LAVORATORI candidato presidente: Roger Calerocandidata vice presidente: Alyson Kennedy http://www.themilitant.com/index.shtml
PARTITO SOCIALISMO E LIBERAZIONE candidata presidente: Gloria LaRiva candidato vice presidente:Eugene Puryear http://www.pslweb.org/site/PageServer?pagename=votepsl_home
Oltre a questi partiti che si presentano in un buon numero di Stati, ce ne sono altri presenti in pochi Stati o anche solo in uno. Inoltre alcuni Stati ammettono i cosiddetti «write-in», cioè candidati che non compaiono sulle schede, ma che possono essere aggiunti scrivendo direttamente il loro nome. (corriere della sera)

E' curioso notare la presenza di tre partiti socialisti....

Thursday, October 23, 2008

JOHN SIDNEY MCCAIN III



John Sidney McCain III nasce il giorno 29 agosto 1936 a Coco Solo, nella zona del Canale di Panama controllata degli Stati Uniti. Sia il nonno che il padre, John S. McCain Jr., vantavano una brillante carriera di ammiragli della Marina statunitense. Il nonno, John S. McCain Sr., era comandante dell'aviazione navale durante la battaglia di Okinawa nel 1945, mentre il padre era al comando delle forze armate durante la guerra del Vietnam. John frequenta la scuola episcopale fino al 1954, poi entra all'Accademia navale di Annapolis. Consegue la laurea nel 1958; curioso come la sua bassa classificazione (895° su un totale di 900 allievi) seguisse le orme del padre del, anche loro non proprio eccellenti nei rispettivi corsi di studio. Terminata l'accademia navale viene trasferito alla base aerea di Pensacola (Florida), dove inizia il proprio addestramento di pilota navale. Nonostante un incidente che vede il suo aereo cadere nella baia Corpus Christi, ottiene il brevetto per entrare nell'aviazione. Nel 1965 John McCain sposa Carol Shepp, modella di Philadelphia, dalla quale adotta due figli (avuti dal precedente matrimonio), ha una figlia (nel 1966) e da cui si separerà nel 1980. Durante la guerra in Vietnam il suo aereo viene abbattuto.
E' il 26 ottobre 1967. McCain viene fatto prigioniero: detenuto per oltre cinque anni, torna in patria divenendo famoso a livello nazionale. Nel 1980 sposa Cindy Hensley (dalla quale avrà quattro figli) e con lei si trasferisce a Phoenix, nello stato dell'Arizona. Dopo ventidue anni di carriera militare si dedica alla politica, ai cui meccanismi viene introdotto nel 1977, come rappresentante della Marina militare al senato. Nel 1982 viene eletto al Congresso dove sostiene l'amministrazione Reagan. Si candida poi per il senato per lo stato dell'Arizona e viene eletto nel 1986. Nel 1999 pubblica il libro "Faith of My Fathers" che racconta la storia militare della sua famiglia e che include le proprie tragiche esperienze. Repubblicano, forte conservatore, nel 2000 decide di mettersi in corsa per la presidenza. Viene però sconfitto da George W. Bush. Torna in corsa per le elezioni del 2008; sebbene sia conservatore, agli occhi dell'opinione pubblica mostra una considerevole indipendenza: non è raro che i suoi voti si discostino dalle linee di partito.(biografieonline)




il programmo di McCain é chiaro:

IRAQ: Le truppe statunitensi dovrebbero garantire la sicurezza nel paese fino al raggiungimento di standard operativi minimi da parte delle forze di polizia irachene. Secondo McCain infatti un affrettato ritiro dell’esercito statunitense di stanza nel paese porterebbe l’Iraq alla guerra civile e rinforzerebbe le posizioni dei terroristi di Al-Qaeda nella regione. Dovrebbe poi accompagnarsi un aumento della pressione politico-diplomatica su Siria ed Iran, in modo da indurre i due paesi a ritirare il proprio sostegno alle formazioni terroristiche che operano in Iraq. SICUREZZA: McCain ha sempre dichiarato che il solo modo di proteggere gli Stati Uniti e garantire la sicurezza nazionale è dotare il paese di un solido apparato militare. Per questo propone l’ampliamento e l’ammodernamento delle Forze Armate con i più avanzati sistemi tecnologici così da garantire la diversificazione delle armi in dotazione e la capacità di rispondere alle differenti sfide in materia di sicurezza nazionale. Sviluppo e diffusione di sistemi missilistici in grado di proteggere gli Stati Uniti da eventuali attacchi da parte degli Stati Canaglia. IMMIGRAZIONE: Per la sicurezza della frontiera che divide gli Stati Uniti ed il Messico è uno degli elementi essenziali per garantire la sicurezza nazionale statunitense. Gli immigrati dovrebbero studiare l’inglese, la storia americana e l’educazione civica così da potersi integrare nel migliore dei modi nel tessuto sociale del paese. Il Senatore dell’Arizona è stato uno dei promotori di un progetto di legge volto a favorire la creazione di un database elettronico per la verifica dell’occupazione degli immigrati, così da poter garantire ad eventuali datori di lavoro la possibilità di conoscere lo status legale dei lavoratori che intendono assumere. AMBIENTE: Autore principale di una proposta di legge al Senato per ridurre le emissioni di biossido di carbonio del 65% entro il 2050 John McCain ha più volte dichiarato che la garanzia di aria pulita, acqua sana ed uso sostenibile del territorio statunitense fanno parte della responsabilità patriottica di ogni cittadino. Per raggiungere questi obiettivi McCain limiterebbe le emissioni di biossido di carbonio, sfruttando lo sviluppo di energie alternative come quella nucleare in modo da ridurre al contempo la dipendenza dalle forniture energetiche estere. RELAZIONI INTERNAZIONALI: McCain è sempre stato un sostenitore della promozione della democrazia in Africa e in Medio Oriente. Si sono registrate sue dichiarazioni contro le posizioni del regime di Mosca in campo internazionale e a favore delle recenti dimissioni del leader cubano Fidel Castro, prove incontrovertibili del suo scetticismo nei confronti degli avversari storici degli Stati Uniti. EDUCAZIONE: sostiene che le scuole possano e debbano competere affinchè vengano riconosciute ricompense ai migliori insegnanti e studenti. Il Senatore dell’Arizona ritiene inoltre che gli studenti dovrebbero avere la possibilità di ricevere la migliore formazione frequentando le scuole pubbliche e che il sostegno federale dovrebbe poter fornire ai genitori la possibilità di spostare i propri figli in modo da poter superare la mancanza di scuole. ECONOMIA: Il programma economico presentato da McCain prevede un abbassamento delle tasse per le famiglie più laboriose e l' impegno affinchè le famiglie della classe media statunitense possano risparmiare almeno 2700 dollari all’anno. Punti fondamentali del programma di riduzione della spesa sono l'eliminazione degli sprechi nelle spese del Governo Federale e la chiusura dei programmi governativi che non danno risultati soddisfacenti. McCain vorrebbe inoltre favorire i crediti d'imposta per la ricerca e lo sviluppo in modo da incoraggiare le imprese all’innovazione. SANITA': Il programma di McCain per la Sanità prevede 2500 dollari di aiuto in crediti d’imposta per le persone fisiche e 5000 dollari in crediti d’imposta per le famiglie i cui componenti non ricevono l’assicurazione contro la malattia attraverso il contratto firmato con il proprio datore di lavoro, in modo da rendere l’assicurazione sanitaria più accessibile. Il Senatore dell’Arizona ha inoltre dichiarato che proporrà una legge per consentire ai lavoratori di mantenere la propria assicurazione per la malattia anche durante il passaggio o lo spostamento della sede lavorativa in altro Stati. I costi dell’assistenza sanitaria dovrebbero essere abbassati in modo da incoraggiare una maggiore concorrenza tra i fornitori. COMMERCIO: è un sostenitore del North American Free Trade Agreement (NAFTA) e ha sostenuto inoltre l’accordo di libero scambio tra gli Stati Uniti, la Repubblica Dominicana e l’ America Centrale (DR-CAFTA). Favorevole agli accordi di libero scambio con l'Oman, Singapore, Cile e le Nazioni Andine MCCain ha votato a favore della normalizzazione del commercio con il Vietnam e la Cina ed è un sostenitore dell’ espansione del commercio con i paesi in via di sviluppo. Il miglioramento della formazione e dei programmi di istruzione sui posti di lavoro potrebbero essere una delle soluzioni alla crisi occupazionale dovuta al decentramento di unità produttive al di fuori del territorio statunitense. Una migliore preparazione dei lavoratori potrebbe inoltre favorire le compagnie, portandole a trarre vantaggio degli scambi commerciali e dall’innovazione dovuta allo sviluppo e alla ricerca. http://www.johnmccain.com/ http://www.rnc.org/

Wednesday, October 22, 2008

U.S.A. : election day sempre più vicino. Perchè tra McCain e Obama non c'è granchè di differenza, anzi ...

Obama è uno dei più chiacchierati candidati a presidente degli Stati Uniti d'America da sempre: il suo appeal è cresciuto tremendamente nel corso degli ultimi anni per una serie di logiche interne al sistema politico e mediatico statunitense e mondiale che dà merito a chi riesce a ritagliarsi uno spazio con autorevolezza e simpatia.

Oggi, però, Barack Obama (http://www.barackobama.com ) non è solo quel "fenomeno da baraccone" stile Grillo, Travaglio o Di Pietro, che inferocisce le piazze in modo populista e qualunquista, come potrebbe benissimo fare un "Ronaldinho" qualsiasi. Obama è cosa seria: lanciatissimo per la conquista della casa bianca, è dato in netto vantaggio sul rivale repubblicano McCain da tutti i sondaggi, ed ha ottenuto l'appoggio di alcuni elementi politici di spicco dell'ala repubblicana, come Colin Powell, Chuck Hagel, Robert Gates, Tom Daschle, Lawrence Summers.

Obama sta conducendo una campagna elettorale seria, dignitosa, distinta e abbastanza moderata per quelli che sono gli stili e i toni prelettorali d'oltreoceano.

Ispirato da un modello simile a quello di Abraham Lincoln, sta portando avanti idee e scelte bipartisan tanto che nell'eventuale toto-ministri si inseriscono numerosi repubblicani.

La gravità della crisi economica che colpisce gli Stati Uniti e soprattutto le difficoltà politiche sugli esteri e il calo della considerazione dell'immagine "stelle e striscie" dopo l'attentato devastante dell'11 settembre 2001, impongono un serrato confronto e degli accordi precisi per gli interessi del Paese che è e rimane la più grande superpotenza mondiale.

E sul fronte repubblicano, che dire di John McCain? 72enne come il "nostro" Berlusconi, senatore dell'Arizona in carica, di religione battista, sposato divorziato e poi risposato, con un'importante carriera militare alle spalle, McCain ha ricoperto quel vuoto che all'interno del partito Repubblicano ha seguito la figura di spicco di George Walker Bush, il presidente che insieme a Franklin Delano Roosevelt passerà alla storia come quello che ha dovuto amministrare gli Stati Uniti nei periodi più difficili della storia, a causa dell'attacco alle twin towers e della crisi economica degli ultimi anni.

McCain non dice niente di nuovo: non trasmette la forza, l'entusiasmo, la convinzione di sè proprie di G.W. Bush, non esprime nei propri discorsi altro se non una tremenda paura di perdere.

E qualora arrivasse una sconfitta, è una sconfitta del partito Repubblicano statunitense ma non certo della destra, o almeno della destra per come la intendiamo noi Europei.
Le elezioni Americane viste dall'Europa sono da leggere tra le righe: a partire dal sistema partitico, politico ed elettorale, fino a finire con i meccanismi delle primarie e le candidature per la presidenza.

Le elezioni negli State's sono una festa della democrazia, e sono il confronto tra due soli partiti-contenitori di idee e rappresentanze come il partito repubblicano e il partito democratico che non hanno mai avuto a che fare quelle ideologie derivanti dal marxismo (socialismo e comunismo) di cui l'Europa è intrisa fino all'osso.

Repubblicani e democratici sono entrambi schieramenti ben più a destra di gran parte della destra Europea come principi, valori, riferimenti etici e morali, ideologie.

Gli Stati Uniti d'America sono il Paese multiculturale in cui l'integrazione è una realtà e la "tolleranza" cui spesso facciamo riferimento in Europa come fosse l'eldorado, non è mai stata presa in considerazione per il principio stesso che uno non deve "tollerare" l'altro perchè diverso, ma rispettarlo in quanto tale.

Statunitensi non si nasce, si diventa. Un newyorkese che non sente nel cuore la democrazia e la libertà, gli ideali che compongono l'animo degli U.S.A., non sarà mai un vero statunitense. Così come qualsiasi persona del mondo, nata in qualsiasi Paese, se si rifà a quel tipo di ideali può sentirsi (e diventare) statunitense.

Obama non ha nulla a che vedere con sinistra europea e Italiana: è simbolo dell'integrazione razziale che negli U.S.A. è realtà, e una sua eventuale elezione a presidente confermerebbe quanto in America sono progrediti dal punto di vista civile e sociale rispetto a quello che è, in tutti i sensi, il "vecchio continente".

E che nessuno ci venga a dire, cari comunisti, socialisti o antiamericani, se vincerà Obama che avete trionfato e che noi abbiamo perso.

Noi tifiamo per lui. Perchè un suo trionfo sarebbe uno schiaffo in faccia a chi continua a dire che negli U.S.A. non esiste libertà ma solo razzismo. Sarebbe una batosta pesante per chi continua a pensare che in america nulla funziona.

Tifiamo per lui perchè è un americano anche lui. Simbolo del "melting-pot" che ha fatto e fa ancora oggi degli U.S.A. la più grande democrazia della storia del pianeta.

Poi magari non sarà un grandissimo presidente, non sarà Thomas Woodrow Wilson o Ronald Wilson Reagan (i più apprezzati presidenti degli U.S.A., che però vissero fasi storiche ben differenti rispetto a quella attuale): ma già il fatto di diventarlo non potrà che essere un ulteriore successo per la democrazia e la libertà made in U.S.A.

Peppe Caridi - http://peppecaridi2.wordpress.com/


Tuesday, October 21, 2008

POLITICAL COMPASS


Il Political Compass è uno schema multiasse proposto per organizzare pensieri politici in diverse dimensioni. Esso viene inteso come alternativa al tradizionale modello ad unico asse "destra-sinistra", adottato nei passati due secoli.
Il termine "Political Compass" ha origine da un popolare sito Internet, che adotta tale sistema per determinare una rappresentazione grafica delle idee politiche di un qualsiasi utente, mediante un questionario compilabile on-line. Le due assi in questione, in particolare, misurano la visione politica sia da un punto di vista sociale (da autoritarismo a libertarismo), sia nella propria visione economica (da sinistra a destra).
In particolare, l'asse economico tende a stimare le opinioni del soggetto sul livello di controllo da parte dello stato nei confronti dell'economia stessa, a partire da una politica socialista fino al liberismo. L'asse sociale invece tende a misurare il livello personale di "libertà della persona", in base al livello di controllo delle stesse libertà individuali.(wikipedia)
Se volete provare il test andate sul sito politicalcompass.org dove potrete fare il test sia in inglese che in spagnolo. Sempre sullo stesso sito è interessante vedere dove in base al test si collocano i vari governi europei, nonchè i partecipanti alle primarie presideniziali americane. Provateci....


Sunday, October 19, 2008

ELEZIONI IN REPUBBLICA CECA


Sonora bocciatura alle urne per il premier liberale ceco Topolanek. Il suo partito Democratico Civico ha perso in tutte e 13 le regioni in cui si è votato questo sabato per le amministrative.Doppio bottino pieno invece per il partito socialdemocratico all’opposione che si aggiudica cosi’ 26 dei 27 collegi in lizza nelle elezioni per il rinnovo di un terzo del Senato, il cui secondo turno sarà il 24 e 25 ottobre.

IL Partito Democratico Civico (ODS) è stato fondato nel 1991 da Václav Klaus ed è guidato, attualmente, da Mirek Topolánek. L'ODS nasce da una scissione all'interno del Forum Civico (FC). FC era nato nel 1989 per partecipare alle prime elezioni democratiche dopo la dittatura comunista, nel 1990. FC fu guidato da Václav Havel fino a quando questi, nello stesso anno, fu eletto Presidente della Repubblica. Klaus fu eletto portavoce del Forum nel 1990 dopo che il partito aveva vinto le elezioni politiche (49,5%).
Volendo, però, perseguire una politica più liberista di quella sostenuta dal Forum, Klaus, nello stesso anno, abbandonò il proprio partito e fondò l'ODS, che svolse il suo primo congresso nel 1991. L'ala moderata, non liberista, del Forum, diede, invece, vita al Movimento Civico, che, però, alle elezioni del 1992, ottenne il 4,6%, senza eleggere deputati, non avendo superato lo sbarramento del 5%. L'ODS ottenne il 29,7% dei voti e guidò il governo dal 1992 al 1997. Le elezioni del 1996, infatti, videro l'ODS confermare i propri consensi (29,6%), anche se perse 8 seggi.
Alle elezioni del 1998, l'ODS perse ulteriormente consensi, scendendo al 27,7%, e seggi, conquistandone 63, 5 in meno. L'ODS fu superato dal Partito Social Democratico Ceco, che ottenne il 32,3% dei voti. Il calo del partito fu dovuto anche alla nascita, nello stesso anno, dell'Unione Liberale - Unione Democratica, che alle elezioni ottenne l'8% dei voti. L'ODS sostenne il nuovo governo a guida socialdemocratica. Le elezioni del 2002 segnarono un ulteriore calo dell'ODS, che scese al 24,5% dei voti ed ottenne 58 seggi. Per la prima volta dalla sua fondazione l'ODS passò all'opposizione di un governo composto da Socialdemocratici, democristiani e liberali.
Alle elezioni europee del 2004, l'ODS ottenne il 30% dei voti, tornando ad essere il primo partito. Alle politiche del 2006, il partito ha conseguito il 35,4% dei voti, eleggendo 81 deputati, tornando al governo con Mirek Topolánek.
L'ODS è membro dell'Unione Democratica Internazionale, l'internazionale dei conservatori ed afferma di essere vicino alla Piattaforma Civica polacca, al Partito Conservatore inglese. http://ods.cz/

Friday, October 17, 2008

OBAMA vs MCCAIN




A poche settimane dal voto per la Casa Bianca, continua a crescere il vantaggio del candidato democratico Barack Obama su quello repubblicano John McCain. Secondo l'ultimo sondaggio nazionale condotto per conto Washington Post-Abc News , Obama è ora 9 punti avanti rispetto a McCain, 52-43; mentre per un sondaggio diffuso oggi dalla Reuters/ europa il vantaggio di Obama si attesterebbe intorno ai quattro punti percentuali, l'unico dato certo è appunto il vantaggio del senatore nero su McCain. Nel precedente sondaggio CBS/New York Times, condotto il 6 ottobre scorso, il vantaggio di Obama su McCain era di 11 punti. Il voto delle presidenziali Usa si articola stato per stato è preoccupante per i Repubblicani, il sondaggio del Wall Street Journal che dà Barack Obama in vantaggio in quattro Stati-chiave: Colorado, Michigan, Minnesota e Wisconsin. A far sorridere i Democratici, il calo di consensi del terzo incomodo, Ralph Nader, intorno al 2%. Circa il 4% gli elettori che si professano ancora indecisi.Il meccanismo funziona in questa maniera: ogni Stato attribuisce un numero di grandi elettori che varia in rapporto alla popolazione; chi vince li prende tutti. Ad esempio: Obama otterrà tutti i 31 superdelegati di New York; McCain tutti i 33 del Texas. Le combinazioni sono tali che un pareggio è altamente improbabile. L'ultima volta risale al 1824, mentre le elezioni del 2000 e del 2005 si sono risolte sul filo di lana, con un solo Stato determinante (rispettivamente Florida e Ohio). Stando ai sondaggi Obama resta il grande favorito ha superato quota 270.Meno di un mese fa a guidare la corsa era McCain con un margine confortante, poi la crisi finanziaria ha ribaltato l'esito a favore del candidato democratico.

Thursday, October 16, 2008

ELEZIONI CANADESI


Il Partito conservatore del primo ministro Stephen Harper ha vinto le elezioni in Canada, ma non e' riuscito ad ottenere la maggioranza dei seggi e dovra' tornare a guidare un governo di minoranza. I conservatori hanno ottenuto 143 seggi, guadagnandone 16, ma non sono riusciti a raggiungere la soglia dei 155 deputati necessaria per la maggioranza. Harper, alla guida di un governo di minoranza da due anni e mezzo, aveva convocato le elezioni anticipate sperando di consolidare la sua posizione. La crisi finanziaria globale scoppiata durante la campagna elettorale l'ha pero' indebolito. Il voto rappresenta intanto una sconfitta per gli avversari liberali, che hanno ottenuto solo 78 seggi, perdendone 15. Si tratta di un grave insuccesso per il leader del partito, il francofono Stephane Dion.


Il partito conservatore canadese nasce nel 2003 dalla fusione tra il partito conservatore progressista del Canada (PC) e l'alleanza Canadese (CA), Peter Mackay e Stephen Harper, erano i leader dei rispettivi sopra citati partiti ,favorirono il ritorno ad una fattiva collaborazione tra le varie anime conservatrici, così da dar vita ad un unico partito ; il Partito conservatore del Canada.

I conservatori si caratterizzano per una politica di riduzione delle tasse, minore peso del governo federale, aumento delle spese militari e di polizia, nonché l'armonizzazione e il miglioramento dei rapporti commerciali e politici con gli USA. Sono contrari alla legalizzazione delle droghe leggere e hanno tentato senza successo nell'ultima legislatura di rivedere la legge sui matrimoni omosessuali, a loro avviso troppo permissiva. Le divisioni interne, soprattutto tra Blue e Red Tories, e le diverse origini "partitiche" e territoriali rendono ancora troppo complessa una definizione ideologica unitaria. http://www.conservative.ca/

LA RAGAZZA CHE SFIDA IL REGIME


La ragazza che sfida il regime….

Yoni Sanchez, per molti un nome sconosciuto, per altri un nome come tanti….. In realtà questo nome è l’emblema della potenza dei blog e soprattutto una spina nel fianco per la dittatura di Raoul Castro.
Generation Y (sito desdecuba.com) è appunto il blog curato da Yoni Sanchez , laureata in filologia e indicata dal Time come una dei personaggi più influenti .
Quello che fa Yoni è semplice, non fa accuse politiche al regime o accuse personali ai leaders (e ci sarebbero tante cose da dire), racconta la vita di ogni giorno a Cuba, da cittadina cubana, racconta quella che è la dittatura per l’uomo cubano concreto...
Nel suo blog quindi troviamo quelle che sono le contraddizioni del regime che ricadono sull’ uomo (cubano) di tutti i giorni : Dall’esistenza delle due “Avana”, una che è la città dei balocchi per i turisti dove si può trovare il lusso più sfrenato; e una Avana di serie b per i suoi cittadini, fatta di miseria quotidiana; il controllo delle strutture burocratiche di partito sulle persone; l’inefficienza dei servizi pubblici; le code per il mangiare; la censura; la stampa irreggimentata ecc ecc.. _YONA racconta questo, in un paese “..che vive nella sua utopia che non è la mia..”.
Yoni Sanchez è stata insignita dalla stampa spagnola del premio “Ortega y Gosset” filosofo reazionario non antidemocratico, però per questo è stato soggetta alle critiche dello stesso Fidel Castro che non ci ha messo molto a definirla “serva degli imperialisti” e “giornalista neocolonialista”; naturalmente Fidel però non ricorda di aver premiato: Ceaucescu, Brezhnev, Mugabe, Honecher e altri ancora; tutti personaggi che si sono ben distinti per le loro “azioni”.
Il blog di Yona rischia ogni giorno di essere oscurato e lei stessa di essere arrestata come antirivoluzionaria, se ancora ciò non è avvenuto è perche' Raoul Castro cerca di dare una nuova immagine alla sua dittatura.
Visitare il suo blog, significa capire davvero cos’è il regime a Cuba e soprattutto cos’è l’informazione libera in un paese dove la libertà e solo una parola di cui si riempie la bocca il regime.http://www.desdecuba.com

JORG HAIDER


Nato il 26 gennaio 1950 a Bad Goirsen in Alta Austria, Haider s'iscrisse al Partito della Libertà Austriaco (FPO) ancor prima di laurearsi in diritto. Divenne portavoce del movimento dei giovani liberali nel 1971, e mantenne la carica fino al 1977.
Grazie al suo
carisma, Haider divenne dapprima segretario e presidente della sezione carinziana del FPÖ (dal 1977 al 1983), e poi, dal 1986 al 2000, segretario nazionale del movimento, che durante la sua segreteria abbandonò i princìpi tipici d'un partito liberale e aderì a una sorta di populismo nazionalista.
Nel
1989 Haider fu eletto governatore della Carinzia, ma due anni dopo fu costretto alle dimissioni per aver elogiato pubblicamente la politica socio-economica di Adolf Hitler. Nonostante questo, egli riuscì ad attirare a sé svariati austriaci, che si sentivano delusi, o peggio ancora stritolati dal consociativismo tra l'ÖVP (Partito Popolare Austriaco) e l'SPÖ (Partito Socialdemocratico Austriaco): nel 1999 fu rieletto presidente della Carinzia, e nelle elezioni politiche dello stesso anno ottenne quasi il 30% dei voti.
Cominciò allora un periodo di collaborazione governativa tra l'
ÖVP e l'FPÖ: tale accordo, seppur inviso all'Unione europe, perdurò fino al 2002, quando Haider ritirò la fiducia al governo guidato dal popolare Wolfgang Schüssel.
Dopo la sconfitta del suo partito alle elezioni politiche del novembre
2002 (alle quali ottenne solo il 10,2% dei voti) Haider, che aveva lasciato la presidenza dell'FPÖ a Susanne Riess-Passer già da due anni, si ritirò dalla politica nazionale.
Nelle elezioni del
marzo 2004 decise di riscendere in campo e riuscì a ottenere il 42,5% dei voti in Carinzia, e si fece così rieleggere governatore della regione.
Il
4 aprile del 2005 Haider fondò, insieme ad altri membri dell'FPÖ, il nuovo partito Bündnis Zukunft Österreich (BZÖ, Alleanza per il futuro dell'Austria). Il 7 aprile 2005 egli fu quindi espulso dal suo precedente partito, l'FPÖ.
Nelle elezioni federali del 2008 il BZÖ ebbe un clamoroso successo (il 10,7% dei voti; mentre il FPÖ raggiunse il 17,5%), riportando così Haider nel pieno della scena politica nella fase dei negoziati per la formazione del nuovo governo.
Morì l'
11 ottobre del 200 all'1:15 del mattino in un incidente d'auto a Lambichl, in Carinzia , a 10 km da Klagenfurt, mentre tornava da una festa organizzata in occasione della presentazione di una nuova rivista carinziana avvenuta in una discoteca della cittadina di Velden, "Le Cabaret". La Volkswagen Phaeton di servizio di cui era alla guida da solo sbandò per l'alta velocità velocità, si ribaltò e finì fuori strada. Gli accertamenti hanno rivelato che al momento dell'incidente il politico aveva un tasso alcolemico di 1,8 grammi . Haider, l'ex uomo nero dell'europa, si era ripresentato alle elezioni non più come un mangia immigrati con simpatie filonaziste: la bandiera del cattivo passava a Strache. Haider ritornava sulla scena nazionale con il ruolo di ago della bilancia. "Il mio partito è rivolto al futuro – dice – Siamo un movimento moderno, composto da molte donne, che vuole trovare risposte ragionevoli alle sfide del proprio tempo. Le ideologie del Novecento hanno creato soltanto catastrofi” sottolinea Haider .Le idee su immigrazione, islam ed Europa però rimanevano chiare e attuali non soltanto in Austria. “Gli stranieri che commettono crimini nel nostro paese vanno espulsi. Non possiamo permetterci che le carceri esplodano per il sovraffollamento. I delinquenti devono scontare le pene nei loro paesi d’origine”, sosteneva Haider. Il governatore aveva già fatto approvare in Carinzia una legge che vieta la costruzione di nuovi minareti e voleva espanderla a tutta l’Austria. Proponeva un referendum per l’adesione della Turchia all’Europa e pure nel caso di modifiche sostanziali del Trattato. Il motto del partito era “l’Austria agli austriaci”, nel programma prevedeva di diminuire le tasse per il ceto medio, mille euro per le mamme che si dedicano ai figli, e il no al nucleare. Haider aveva forti legami con l'Italia soprattutto collaborazioni con la regione friuli. Con haider scompare sicuramente uno dei leader di destra più discusso e un protagonista scomodo della politica europea. http://bzoe.at