Thursday, October 30, 2008

ELEZIONI USA: "EFFETTO BRADLEY"

Alcuni sondaggi danno Obama già alla Casa Bianca: se si votasse oggi avrebbe almeno 277 grandi elettori e potrebbe raggiungere addirittura quota 350, come Bill Clinton. Ma anche quattro anni fa di questi tempi Kerry sembrava sicuro della vittoria e poi perse. La gara per le presidenziali non è chiusa. Nella comunità nera si teme l’«effetto Bradley», dal nome del sindaco di Los Angeles che nel 1982 perse le elezioni a governatore della California, nonostante fosse in testa, in buona parte per le resistenze degli elettori a scegliere un nero al momento di votare. Un precedente preoccupante. Fino al giorno dell'elezione Bradley veniva dato largamente favorito nei sondaggi, e invece, il giorno dopo, aveva perso.Il fatto è che Tom Bradley era afroamericano e, evidentemente, un gran numero di elettori avevano mentito agli intervistatori pur di non ammettere che non intendevano votare per un candidato solo perché era nero. Oppure, nel segreto dell'urna, avevano cambiato opinione. Da allora l'effetto Bradley era stato riscontrato in varie altre elezioni. Invariabilmente il candidato preferito, se nero, non veniva eletto o lo era con un margine molto inferiore alle previsioni. Non si trattava di errore statistico o di mancanza di professionalità, ma di manifestazione di non confessato razzismo.Quest'anno si dice le cose potrebbero andare diversamente. Sono passati più di venti anni dalla sconfitta di Tom Bradley e il paese è cambiato. La gente ha potuto vedere all'opera due ministri degli esteri afroamericani (Colin Powell e Condoleezza Rice), un giudice della Corte costituzionale (Clarence Thomas), una trentina di parlamentari nella camera bassa (ma un solo senatore: Obama) e centinaia di giudici, parlamentari statali, uomini d'affari, ecc. Certamente l'America è cambiata. Tuttavia la realtà del razzismo e della discriminazione non è del tutto scomparsa. Certamente c'è ancora a livello economico e sociale. I neri guadagnano di meno dei bianchi. Si drogano di più, commettono più reati e finiscono in carcere con un tasso che, tra i giovani, è di sei volte superiore a quello dei bianchi. Obama è il primo candidato afroamericano (o multirazziale, dal momento che la madre è bianca) a presentarsi come un candidato generale, di tutta la popolazione, bianchi, neri, ispanici, asiatici. Per esserlo ha cambiato profondamente il messaggio tradizionale dell'establishment politico nero. Non ha più parlato di rivendicazioni del suo gruppo etnico, ma di ricomposizione di tutti i gruppi, senza allo stesso tempo chiudere gli occhi di fronte alla realtà della discriminazione che oggi colpisce soprattutto i neri, che non a caso sono anche i più poveri. Intanto gli strateghi elettorali hanno quantificato l'effetto Bradley: varrebbe intorno al sette per cento, voto più voto meno.




Thomas J. "Tom" Bradley è nato il 29 dicembre 1917 ,è morto il 29 settembre 1998. E' stato sindaco di Los Angeles, California, dal 1973 al 1993. Fu il primo e finora unico afro americano sindaco di Los Angeles. Ha ricoperto per 20 anni la carica di sindaco ,il più lungo mandato da sindaco nella storia della città. La sua elezione nel 1973 ha fatto di lui solo il secondo sindaco afroamericano di una grande Città. Il primo è stato Carl Stokes eletto Cleveland, Ohio, nel 1967.
Bradley ha invano tentato di farsi eleggere alla carica di governatore della California nel 1982 e nel 1986 ed è stato sconfitto ogni volta dal repubblicano George Deukmejian.

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