Wednesday, April 22, 2009

IL FALLIMENTO DELLA CONFERENZA CONTRO IL RAZZISMO

I rappresentanti degli Stati dell’Unione europea hanno abbandonato la sala in cui si stava svolgendo la conferenza Onu sul razzismo a Ginevra nel momento in cui il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad, nel suo intervento, si è riferito allo stato di Israele come ad un “governo razzista”. il presidente Ahmadinejad ha criticato l’istituzione di “un governo razzista” in Medio Oriente dopo il 1945 alludendo chiaramente a Israele. Ma il presidente Ahmadinejad ha ricevuto anche applausi dalla platea: la prima volta quando ha accusato “gli Stati occidentali di essere rimasti in silenzio di fronte ai crimini commessi da Israele a Gaza” e la seconda volta quando ha detto che occorre “rivedere le organizzazioni internazionali e il loro modo di lavorare”. Consensi al presidente iraniano sono arrivati anche quando ha parlato della crisi economica mondiale sottolineando che “continua ad aggravarsi e non ci sono speranze che possa essere superata”.
La Conferenza dell’Onu sul razzismo ha approvato già oggi a Ginevra il documento finale. Il testo è stato approvato per acclamazione. Il testo è stato approvato senza modifiche rispetto alla bozza trasmessa venerdì sera alla Conferenza. Durban 2, la contestata Conferenza sul razzismo, boicottata da Israele, Stati Uniti, Italia e Gremania. Alcuni paesi europei, come l’Italia, avevano capito prima cosa sarebbe successo a Ginevra.
Durban è fallita, prima ancora di cominciare e a seppellirla è stato Mahmoud Ahmadinejad.





L'intervento dei Ahmadinejad in compenso a fatto svegliare l'azione per il medio oriente del presidente degli Stati Uniti Obama. Il portavoce della Casa Bianca Robert Gibbs ha annunciato che Barack Obama intende convocare a Washington il premier israeliano Benjamin Netanyahu, il presidente egiziano Hosni Mubarak e il presidente dell’Anp Abu Mazen per colloqui separati. Non si profila un incontro facile: Obama spinge sul multilateralismo e sul riconoscimento di uno stato palestinese, mentre Netanyahu deve far convivere nel suo governo l’estrema destra di Lieberman con il laburista Barak. A dividere i due c’è poi la questione iraniana: Obama ha ribadito oggi il suo impegno per un dialogo con l’Iran, che in Israele viene definito il nuovo Hitler. Le dichiarazioni fatte dal presidente iraniano, Mahmoud Ahmadinejad su Israele sono state “orrende e discutibili”, ha affermato il presidente americano senza mezzi termini, tuttavia gli Usa vogliono continuare a tenere un dialogo “diretto” con Teheran con cui “tutte le opzioni restano sul tavolo”.

No comments: