Bradley ha invano tentato di farsi eleggere alla carica di governatore della California nel 1982 e nel 1986 ed è stato sconfitto ogni volta dal repubblicano George Deukmejian.
Thursday, October 30, 2008
ELEZIONI USA: "EFFETTO BRADLEY"
Bradley ha invano tentato di farsi eleggere alla carica di governatore della California nel 1982 e nel 1986 ed è stato sconfitto ogni volta dal repubblicano George Deukmejian.
Wednesday, October 29, 2008
ELEZIONI PRESIDENZIALI AMERICANE 2008
Sunday, October 26, 2008
ISRAELE: ELEZIONI ANTICIPATE
Shas è il terzo partito di Israele: la sua partecipazione era indispensabile all’intesa, già messa in piedi, tra il Partito Laburista e Kadima (lo schieramento della Livni). Uno dei punti di maggior disaccordo con Shas riguarda lo status di Gerusalemme: che il partito religioso non vuole in nessun modo negoziare con i palestinesi.Adesso sarà il presidente Peres a dover decidere. Il capo dello Stato Peres ha ringraziato la Livni per i suoi sforzi, ha aggiunto che adesso avvierà consultazioni con le liste parlamentari per informarle di questo sviluppo. Entro tre giorni al massimo - ha detto ancora Peres - informerà il presidente della Knesset (parlamento) Dalia Yitzik , della necessità di indire elezioni anticipate.Il dimissionario Ehud Olmert in assenza di un sostituto, resterà al timone fino a nuove elezioni che non potranno avvenire prima di gennaio-febbraio.
Dopo la decisione di ritirarsi da Gaza, da parte di Sharon e il conseguente tramonto dell'ideale del "Grande Israele", nel Likud si è aperta una crisi, che ha portato ad una scissione: Sharon ha fondato il partito centrista Kadima, mentre Netanyahu è restato nel Likud, ridiventandone il leader, portandolo su posizioni più a destra. Alle elezioni legislative 2006 il Likud ha subito un crollo, perdendo l'egemonia sull'area della destra: è stato infatti sorpassato dal partito degli immigrati russi (su posizioni ancora più estremiste). Non è entrato nel governo.
ELEZIONI IN BRASILE
Gli ultimi sondaggi di Datafolha mostrano che il sindaco uscente Gilberto Kassab, del Partito democratico conservatore, è quasi venti punti davanti di Marta Suplicy nel Pt.
Alle politiche del 2002, il PFL raccolse il 13,4% dei voti, eleggendo 84 deputati e ricollocandosi come terza forza, in termini percentuali, dopo PT e PSDB. Il PFL nel 2002 sostenne la candidatura a presidente del sindacalista Luiz Inácio Lula da Silva del Partito dei Lavoratori (PT, sinistra socialista). Dopo poco il PFL è, però, uscito dal governo ed alle presidenziali del 2006 è tornato all'alleanza moderata, sostenendo Geraldo Alckmin del PSDB, che, con il 41% dei consensi, è riuscito a portare al ballottaggio il presidente Lula, 48,7%, penalizzato dagli scandali che hanno coninvolto il suo partito e che hanno dato vita alla scisione del Partito Socialismo e Libertà (PSOL).
Il PFL, alle elezioni del 2006, ha ottenuto il 10,9% dei voti e 65 deputati alla Camera (su 513), con un decremento di ben 19 seggi. Al Senato, invece, il PFL ha eletto ben 6 senatori sui 27 in palio, dando, così, vita al gruppo senatoriale più consistente: 20 senatori su 81. (wikipedia)
Friday, October 24, 2008
PREMIO SAKHAROV
ELEZIONI USA: oltre i repubblicani e i democratici
Non ci sono solo Barack Obama e John McCain tra i candidati alle presidenziali del 4 novembre. Gli elettori potranno scegliere tra un gran numero di altri pretendenti alla Casa Bianca, ma è difficile che qualcuno di loro possa arrivare all'uno per cento dei consensi. Da notare che i Verdi hanno un ticket interamente femminile. Questi i principali partiti in lizza:
PARTITO LIBERTARIO, candidato presidente: Robert «Bob» Barr candidato vice presidente: Wayne Allyn Rooth http://www.lp.org/
PARTITO DELLA COSTITUZIONE, candidato presidente: Charles «Chuck» Baldwin candidato vice presidente: Darrell Castle http://www.constitutionparty.com/
VERDI, candidata presidente: Cynthia McKinney candidata vice presidente: Rosa Clemente http://www.gp.org/index.php
PARTITO DELLA LEGGE NATURALE, PARTITO PACE E LIBERTA', PARTITO INDIPENDENTE ECOLOGISTA candidato presidente: Ralph Nader candidato vice presidente: Matt Gonzalez http://www.votenader.org/
PARTITO DELLA RIFORMA candidato presidente: Ted Weillcandidato vice presidente: Franck McEnulty http://reformpa.web.aplus.net/
PARTITO SOCIALISTA USA candidato presidente: Brian Moorecandidato vice presidente: Stewart Alexander http://www.votesocialist2008.org/
PARTITO SOCIALISTA DEI LAVORATORI candidato presidente: Roger Calerocandidata vice presidente: Alyson Kennedy http://www.themilitant.com/index.shtml
PARTITO SOCIALISMO E LIBERAZIONE candidata presidente: Gloria LaRiva candidato vice presidente:Eugene Puryear http://www.pslweb.org/site/PageServer?pagename=votepsl_home
Oltre a questi partiti che si presentano in un buon numero di Stati, ce ne sono altri presenti in pochi Stati o anche solo in uno. Inoltre alcuni Stati ammettono i cosiddetti «write-in», cioè candidati che non compaiono sulle schede, ma che possono essere aggiunti scrivendo direttamente il loro nome. (corriere della sera)
E' curioso notare la presenza di tre partiti socialisti....
Thursday, October 23, 2008
JOHN SIDNEY MCCAIN III
E' il 26 ottobre 1967. McCain viene fatto prigioniero: detenuto per oltre cinque anni, torna in patria divenendo famoso a livello nazionale. Nel 1980 sposa Cindy Hensley (dalla quale avrà quattro figli) e con lei si trasferisce a Phoenix, nello stato dell'Arizona. Dopo ventidue anni di carriera militare si dedica alla politica, ai cui meccanismi viene introdotto nel 1977, come rappresentante della Marina militare al senato. Nel 1982 viene eletto al Congresso dove sostiene l'amministrazione Reagan. Si candida poi per il senato per lo stato dell'Arizona e viene eletto nel 1986. Nel 1999 pubblica il libro "Faith of My Fathers" che racconta la storia militare della sua famiglia e che include le proprie tragiche esperienze. Repubblicano, forte conservatore, nel 2000 decide di mettersi in corsa per la presidenza. Viene però sconfitto da George W. Bush. Torna in corsa per le elezioni del 2008; sebbene sia conservatore, agli occhi dell'opinione pubblica mostra una considerevole indipendenza: non è raro che i suoi voti si discostino dalle linee di partito.(biografieonline)
Wednesday, October 22, 2008
U.S.A. : election day sempre più vicino. Perchè tra McCain e Obama non c'è granchè di differenza, anzi ...
Oggi, però, Barack Obama (http://www.barackobama.com ) non è solo quel "fenomeno da baraccone" stile Grillo, Travaglio o Di Pietro, che inferocisce le piazze in modo populista e qualunquista, come potrebbe benissimo fare un "Ronaldinho" qualsiasi. Obama è cosa seria: lanciatissimo per la conquista della casa bianca, è dato in netto vantaggio sul rivale repubblicano McCain da tutti i sondaggi, ed ha ottenuto l'appoggio di alcuni elementi politici di spicco dell'ala repubblicana, come Colin Powell, Chuck Hagel, Robert Gates, Tom Daschle, Lawrence Summers.
Obama sta conducendo una campagna elettorale seria, dignitosa, distinta e abbastanza moderata per quelli che sono gli stili e i toni prelettorali d'oltreoceano.
Ispirato da un modello simile a quello di Abraham Lincoln, sta portando avanti idee e scelte bipartisan tanto che nell'eventuale toto-ministri si inseriscono numerosi repubblicani.
La gravità della crisi economica che colpisce gli Stati Uniti e soprattutto le difficoltà politiche sugli esteri e il calo della considerazione dell'immagine "stelle e striscie" dopo l'attentato devastante dell'11 settembre 2001, impongono un serrato confronto e degli accordi precisi per gli interessi del Paese che è e rimane la più grande superpotenza mondiale.
E sul fronte repubblicano, che dire di John McCain? 72enne come il "nostro" Berlusconi, senatore dell'Arizona in carica, di religione battista, sposato divorziato e poi risposato, con un'importante carriera militare alle spalle, McCain ha ricoperto quel vuoto che all'interno del partito Repubblicano ha seguito la figura di spicco di George Walker Bush, il presidente che insieme a Franklin Delano Roosevelt passerà alla storia come quello che ha dovuto amministrare gli Stati Uniti nei periodi più difficili della storia, a causa dell'attacco alle twin towers e della crisi economica degli ultimi anni.
McCain non dice niente di nuovo: non trasmette la forza, l'entusiasmo, la convinzione di sè proprie di G.W. Bush, non esprime nei propri discorsi altro se non una tremenda paura di perdere.
E qualora arrivasse una sconfitta, è una sconfitta del partito Repubblicano statunitense ma non certo della destra, o almeno della destra per come la intendiamo noi Europei.
Le elezioni Americane viste dall'Europa sono da leggere tra le righe: a partire dal sistema partitico, politico ed elettorale, fino a finire con i meccanismi delle primarie e le candidature per la presidenza.
Le elezioni negli State's sono una festa della democrazia, e sono il confronto tra due soli partiti-contenitori di idee e rappresentanze come il partito repubblicano e il partito democratico che non hanno mai avuto a che fare quelle ideologie derivanti dal marxismo (socialismo e comunismo) di cui l'Europa è intrisa fino all'osso.
Repubblicani e democratici sono entrambi schieramenti ben più a destra di gran parte della destra Europea come principi, valori, riferimenti etici e morali, ideologie.
Gli Stati Uniti d'America sono il Paese multiculturale in cui l'integrazione è una realtà e la "tolleranza" cui spesso facciamo riferimento in Europa come fosse l'eldorado, non è mai stata presa in considerazione per il principio stesso che uno non deve "tollerare" l'altro perchè diverso, ma rispettarlo in quanto tale.
Statunitensi non si nasce, si diventa. Un newyorkese che non sente nel cuore la democrazia e la libertà, gli ideali che compongono l'animo degli U.S.A., non sarà mai un vero statunitense. Così come qualsiasi persona del mondo, nata in qualsiasi Paese, se si rifà a quel tipo di ideali può sentirsi (e diventare) statunitense.
Obama non ha nulla a che vedere con sinistra europea e Italiana: è simbolo dell'integrazione razziale che negli U.S.A. è realtà, e una sua eventuale elezione a presidente confermerebbe quanto in America sono progrediti dal punto di vista civile e sociale rispetto a quello che è, in tutti i sensi, il "vecchio continente".
E che nessuno ci venga a dire, cari comunisti, socialisti o antiamericani, se vincerà Obama che avete trionfato e che noi abbiamo perso.
Noi tifiamo per lui. Perchè un suo trionfo sarebbe uno schiaffo in faccia a chi continua a dire che negli U.S.A. non esiste libertà ma solo razzismo. Sarebbe una batosta pesante per chi continua a pensare che in america nulla funziona.
Tifiamo per lui perchè è un americano anche lui. Simbolo del "melting-pot" che ha fatto e fa ancora oggi degli U.S.A. la più grande democrazia della storia del pianeta.
Poi magari non sarà un grandissimo presidente, non sarà Thomas Woodrow Wilson o Ronald Wilson Reagan (i più apprezzati presidenti degli U.S.A., che però vissero fasi storiche ben differenti rispetto a quella attuale): ma già il fatto di diventarlo non potrà che essere un ulteriore successo per la democrazia e la libertà made in U.S.A.
Peppe Caridi - http://peppecaridi2.wordpress.com/
Tuesday, October 21, 2008
POLITICAL COMPASS
Il termine "Political Compass" ha origine da un popolare sito Internet, che adotta tale sistema per determinare una rappresentazione grafica delle idee politiche di un qualsiasi utente, mediante un questionario compilabile on-line. Le due assi in questione, in particolare, misurano la visione politica sia da un punto di vista sociale (da autoritarismo a libertarismo), sia nella propria visione economica (da sinistra a destra).
In particolare, l'asse economico tende a stimare le opinioni del soggetto sul livello di controllo da parte dello stato nei confronti dell'economia stessa, a partire da una politica socialista fino al liberismo. L'asse sociale invece tende a misurare il livello personale di "libertà della persona", in base al livello di controllo delle stesse libertà individuali.(wikipedia)
Se volete provare il test andate sul sito politicalcompass.org dove potrete fare il test sia in inglese che in spagnolo. Sempre sullo stesso sito è interessante vedere dove in base al test si collocano i vari governi europei, nonchè i partecipanti alle primarie presideniziali americane. Provateci....
Sunday, October 19, 2008
ELEZIONI IN REPUBBLICA CECA
Volendo, però, perseguire una politica più liberista di quella sostenuta dal Forum, Klaus, nello stesso anno, abbandonò il proprio partito e fondò l'ODS, che svolse il suo primo congresso nel 1991. L'ala moderata, non liberista, del Forum, diede, invece, vita al Movimento Civico, che, però, alle elezioni del 1992, ottenne il 4,6%, senza eleggere deputati, non avendo superato lo sbarramento del 5%. L'ODS ottenne il 29,7% dei voti e guidò il governo dal 1992 al 1997. Le elezioni del 1996, infatti, videro l'ODS confermare i propri consensi (29,6%), anche se perse 8 seggi.
Alle elezioni del 1998, l'ODS perse ulteriormente consensi, scendendo al 27,7%, e seggi, conquistandone 63, 5 in meno. L'ODS fu superato dal Partito Social Democratico Ceco, che ottenne il 32,3% dei voti. Il calo del partito fu dovuto anche alla nascita, nello stesso anno, dell'Unione Liberale - Unione Democratica, che alle elezioni ottenne l'8% dei voti. L'ODS sostenne il nuovo governo a guida socialdemocratica. Le elezioni del 2002 segnarono un ulteriore calo dell'ODS, che scese al 24,5% dei voti ed ottenne 58 seggi. Per la prima volta dalla sua fondazione l'ODS passò all'opposizione di un governo composto da Socialdemocratici, democristiani e liberali.
Alle elezioni europee del 2004, l'ODS ottenne il 30% dei voti, tornando ad essere il primo partito. Alle politiche del 2006, il partito ha conseguito il 35,4% dei voti, eleggendo 81 deputati, tornando al governo con Mirek Topolánek.
L'ODS è membro dell'Unione Democratica Internazionale, l'internazionale dei conservatori ed afferma di essere vicino alla Piattaforma Civica polacca, al Partito Conservatore inglese. http://ods.cz/
Friday, October 17, 2008
OBAMA vs MCCAIN
Thursday, October 16, 2008
ELEZIONI CANADESI
LA RAGAZZA CHE SFIDA IL REGIME
Yoni Sanchez, per molti un nome sconosciuto, per altri un nome come tanti….. In realtà questo nome è l’emblema della potenza dei blog e soprattutto una spina nel fianco per la dittatura di Raoul Castro.
Generation Y (sito desdecuba.com) è appunto il blog curato da Yoni Sanchez , laureata in filologia e indicata dal Time come una dei personaggi più influenti .
Quello che fa Yoni è semplice, non fa accuse politiche al regime o accuse personali ai leaders (e ci sarebbero tante cose da dire), racconta la vita di ogni giorno a Cuba, da cittadina cubana, racconta quella che è la dittatura per l’uomo cubano concreto...
Nel suo blog quindi troviamo quelle che sono le contraddizioni del regime che ricadono sull’ uomo (cubano) di tutti i giorni : Dall’esistenza delle due “Avana”, una che è la città dei balocchi per i turisti dove si può trovare il lusso più sfrenato; e una Avana di serie b per i suoi cittadini, fatta di miseria quotidiana; il controllo delle strutture burocratiche di partito sulle persone; l’inefficienza dei servizi pubblici; le code per il mangiare; la censura; la stampa irreggimentata ecc ecc.. _YONA racconta questo, in un paese “..che vive nella sua utopia che non è la mia..”.
Yoni Sanchez è stata insignita dalla stampa spagnola del premio “Ortega y Gosset” filosofo reazionario non antidemocratico, però per questo è stato soggetta alle critiche dello stesso Fidel Castro che non ci ha messo molto a definirla “serva degli imperialisti” e “giornalista neocolonialista”; naturalmente Fidel però non ricorda di aver premiato: Ceaucescu, Brezhnev, Mugabe, Honecher e altri ancora; tutti personaggi che si sono ben distinti per le loro “azioni”.
Il blog di Yona rischia ogni giorno di essere oscurato e lei stessa di essere arrestata come antirivoluzionaria, se ancora ciò non è avvenuto è perche' Raoul Castro cerca di dare una nuova immagine alla sua dittatura.
Visitare il suo blog, significa capire davvero cos’è il regime a Cuba e soprattutto cos’è l’informazione libera in un paese dove la libertà e solo una parola di cui si riempie la bocca il regime.http://www.desdecuba.com
JORG HAIDER
Grazie al suo carisma, Haider divenne dapprima segretario e presidente della sezione carinziana del FPÖ (dal 1977 al 1983), e poi, dal 1986 al 2000, segretario nazionale del movimento, che durante la sua segreteria abbandonò i princìpi tipici d'un partito liberale e aderì a una sorta di populismo nazionalista.
Nel 1989 Haider fu eletto governatore della Carinzia, ma due anni dopo fu costretto alle dimissioni per aver elogiato pubblicamente la politica socio-economica di Adolf Hitler. Nonostante questo, egli riuscì ad attirare a sé svariati austriaci, che si sentivano delusi, o peggio ancora stritolati dal consociativismo tra l'ÖVP (Partito Popolare Austriaco) e l'SPÖ (Partito Socialdemocratico Austriaco): nel 1999 fu rieletto presidente della Carinzia, e nelle elezioni politiche dello stesso anno ottenne quasi il 30% dei voti.
Cominciò allora un periodo di collaborazione governativa tra l'ÖVP e l'FPÖ: tale accordo, seppur inviso all'Unione europe, perdurò fino al 2002, quando Haider ritirò la fiducia al governo guidato dal popolare Wolfgang Schüssel.
Dopo la sconfitta del suo partito alle elezioni politiche del novembre 2002 (alle quali ottenne solo il 10,2% dei voti) Haider, che aveva lasciato la presidenza dell'FPÖ a Susanne Riess-Passer già da due anni, si ritirò dalla politica nazionale.
Nelle elezioni del marzo 2004 decise di riscendere in campo e riuscì a ottenere il 42,5% dei voti in Carinzia, e si fece così rieleggere governatore della regione.
Il 4 aprile del 2005 Haider fondò, insieme ad altri membri dell'FPÖ, il nuovo partito Bündnis Zukunft Österreich (BZÖ, Alleanza per il futuro dell'Austria). Il 7 aprile 2005 egli fu quindi espulso dal suo precedente partito, l'FPÖ.
Nelle elezioni federali del 2008 il BZÖ ebbe un clamoroso successo (il 10,7% dei voti; mentre il FPÖ raggiunse il 17,5%), riportando così Haider nel pieno della scena politica nella fase dei negoziati per la formazione del nuovo governo.
Morì l'11 ottobre del 200 all'1:15 del mattino in un incidente d'auto a Lambichl, in Carinzia , a 10 km da Klagenfurt, mentre tornava da una festa organizzata in occasione della presentazione di una nuova rivista carinziana avvenuta in una discoteca della cittadina di Velden, "Le Cabaret". La Volkswagen Phaeton di servizio di cui era alla guida da solo sbandò per l'alta velocità velocità, si ribaltò e finì fuori strada. Gli accertamenti hanno rivelato che al momento dell'incidente il politico aveva un tasso alcolemico di 1,8 grammi . Haider, l'ex uomo nero dell'europa, si era ripresentato alle elezioni non più come un mangia immigrati con simpatie filonaziste: la bandiera del cattivo passava a Strache. Haider ritornava sulla scena nazionale con il ruolo di ago della bilancia. "Il mio partito è rivolto al futuro – dice – Siamo un movimento moderno, composto da molte donne, che vuole trovare risposte ragionevoli alle sfide del proprio tempo. Le ideologie del Novecento hanno creato soltanto catastrofi” sottolinea Haider .Le idee su immigrazione, islam ed Europa però rimanevano chiare e attuali non soltanto in Austria. “Gli stranieri che commettono crimini nel nostro paese vanno espulsi. Non possiamo permetterci che le carceri esplodano per il sovraffollamento. I delinquenti devono scontare le pene nei loro paesi d’origine”, sosteneva Haider. Il governatore aveva già fatto approvare in Carinzia una legge che vieta la costruzione di nuovi minareti e voleva espanderla a tutta l’Austria. Proponeva un referendum per l’adesione della Turchia all’Europa e pure nel caso di modifiche sostanziali del Trattato. Il motto del partito era “l’Austria agli austriaci”, nel programma prevedeva di diminuire le tasse per il ceto medio, mille euro per le mamme che si dedicano ai figli, e il no al nucleare. Haider aveva forti legami con l'Italia soprattutto collaborazioni con la regione friuli. Con haider scompare sicuramente uno dei leader di destra più discusso e un protagonista scomodo della politica europea. http://bzoe.at